Attraverso la controllata HmsHost, Gruppo Autogrill è presente in 126 aeroporti nel mondo (147 complessivamente). Oggi è il primo operatore al mondo nei servizi di ristorazione per i viaggiatori: grazie a 4.000 punti di vendita food service dislocati in 1.000 location, serve 1 miliardo di viaggiatori all’anno con uno staff di 60.000 collaboratori.
La strategia di espansione in Usa ha recentemente concretizzato diversi nuovi contratti tramite la controllata HmsHost attraverso la quale opera in oltre 80 location di viaggio con un portafoglio brand che comprende Starbucks Coffee, Burger King, Pizza Hut e Shake Shack. MmsHost sviluppa punti di ristorazione che coprono i diversi posizionamenti: da brand di lusso a quelli che privilegiano la tradizione locale e regionale. Inoltre ha realizzato dei cenceptual restaurant con la collaborazione di chef stellati come ad esempio Lorena Garcia con menu a base di tapas nell’aeroporto di Miami e Atlanta, oppure Todd English negli aeroporti Jfk e Bos.
A gennaio 2020 HmsHost Corp si è aggiudicata in Texas un nuovo contratto di 10 anni del valore di 186 milioni di dollari in partnership con Java Star Inc. e F. Howell Management Services Ltd., per completare la nuova food hall all’interno dell’aeroporto internazionale Fort Worth di Dallas.La food hall comprenderà diverse aree di consumo tra cui Trinity Groves, con cucina in esposizione che presenterà, a rotazione, sapori locali e un’offerta che spazia dai concept Souk Kabab House, The Hall Bar & Grill, Luck (Local Urban Craft Kitchen) e Beto & Son Real Mexican Food. Quindi Eatzi’s Market & Bakery è un concept di ispirazione europea, con prodotti gourmet esposti in un conteso che ricorda un tipico mercato italiano. Sarà presente anche Cake Bar, la cioccolata dipinta a mano di Kate Weiser Chocolates a cui si aggiunge Counter Culture Coffee, una roaster boutique dedicata alla pausa caffè.
Anche in Florida sono state annunciate nuove aperture nell’aeroporto internazionale Fort Lauderdale Hollywood. In particolare Rocco’s Taco&Tequila al Terminal 1, Concourse C., un ristorante specializzato in piatti messicani come il Molcajetes, le Enchiladas Rojas con tortillas di mais, il formaggio Chihuahua, e proposte per la colazione o dessert come i churros messicani. Quindi Flash Fire Pizza al Terminal 2 che offre pizza di qualità tradizionali e di tendenza come la pizza al sushi concedendo spazio alla personalizzazione del menù, grazie alla possibilità di aggiungere i propri ingredienti preferiti. Infine Shake Shack al Terminal 2.
Autogrill sta puntando all’utilizzo di tecnologie finalizzare a migliorare la shopping experience. In questa direzione la partnership con Grab, piattaforma di eCommerce degli aeroporti statunitensi, che consente di effettuare ordini via smartphone. Anche in termini di sostenibilità sono state messe in atto delle iniziative come Delaware Welcome Center, una struttura di 42.000 piedi quadrati con svariati elementi allineati con la certificazione Leed per la ristorazione in viaggio e L’O’Hare Urban Garden dell’aeroporto di Chicago, esperimento pionieristico con un giardino sospeso tra i gate, composto da 26 torri sulle quali sono presenti oltre 44 specie di verdure, erbe aromatiche e fiori edibili, coltivati per essere utilizzati dai punti vendita HmsHost all’interno dello scalo, per avere prodotti sempre freschi e a km 0.
I dati di bilancio di Autogrill per il 2018 hanno raggiunto ricavi per 4,7 miliardi di euro; il canale aeroportuale rappresenta il principale, generando il 58% dei ricavi. Nel Nord America HmsHost ha raggiunto un giro di affari di 2,8 miliardi di dollari con un portafoglio di 300 brand gestiti. Come dichiara l’azienda, Autogrill punta a realizzare una politica di sviluppo di tipo “glocal” con la quale diventare riferimento rispetto al territorio in cui opera.