Rendere tutte le fasi della vita di un prodotto accessibili ai consumatori, dalla semina al piatto. Questo lo scopo della blockchain applicata da Auchan Retail alle referenze delle proprie filiere, così da garantirne una tracciabilità trasparente.
Dopo un primo esperimento condotto in proposito nel 2017 in Vietnam con Te-Food, e giunto a buon fine, il retailer annuncia lo sviluppo della blockchain a livello internazionale. Una novità che partirà in Italia nel primo semestre 2019, con l'attivazione su una filiera di carne ed una di ortofrutta, insieme a Francia, Spagna, Portogallo e Senegal.
In Francia la blockchain è ora operativa sulla filiera delle carote biologiche, mentre quelle delle patate e del pollo saranno implementate rispettivamente nel mese di dicembre 2018 e febbraio 2019. In Spagna coinvolti maiale iberico e frutti esotici coltivati localmente, per poi proseguire in Portogallo e Senegal sulla filiera del pollo.
La soluzione. Per sviluppare la blockchain in tutti i paesi in cui opera, e quindi in contesti di sicurezza alimentare molto eterogenei, Auchan Retail ha deciso di sperimentare il processo in Vietnam con Te-Food grazie a una soluzione blockchain pubblica denominata “FoodChain”. La soluzione è stata completamente implementata con tre interfacce: uno strumento di gestione dello stock che consente alle autorità locali competenti di verificare i certificati rilasciati dalle aziende agricole, un'applicazione b2b per i vari operatori nella catena di approvvigionamento per fornire dati sulla tracciabilità del prodotto e, infine, un'applicazione b2c per il consumatore che consente di visualizzare il ciclo di vita del prodotto fino all’arrivo nel punto vendita.