A partire dal 4 gennaio 2016 sarà più facile riconoscere gli autentici 52 formaggi e latticini italiani tutelati dalla Dop (Denominazione di origine protetta) e dalla Igp (Indicazione geografica protetta) perché sull'etichetta presente sul prodotto, oppure sulla confezione che lo contiene, compariranno i loghi europei. Una garanzia in più che si affianca ai bollini dei rispettivi Consorzi di tutela già presenti su tutti i prodotti a denominazione d’origine.
In parallelo all’arrivo dei nuovi loghi comunitari, è partita anche la campagna istituzionale avviata dal ministero delle Politiche Agricole per aumentare la conoscenza dei prodotti Dop e Igp, attraverso spot televisivi e radiofonici e iniziative nei punti vendita della Grande distribuzione organizzata.
Intanto, è tempo di bilanci per i formaggi Dop e Igp italiani, che, dalle analisi di Assolatte, archiviano un 2015 doppiamente anomalo. In primo luogo, si registra un calo delle quotazioni all'ingrosso che, per la maggior parte dei formaggi, sono rimaste inferiori a quelli degli anni precedenti, anche per effetto della stagnazione dei consumi interni.
Il secondo aspetto peculiare del 2015 sono state le forti variazioni mensili nella produzione delle singole Dop e Igp. Mostrando grande dinamismo le aziende produttrici sono intervenute "in tempo reale" per aumentare o diminuire i volumi in funzione della richiesta di mercato. Queste fluttuazioni mensili si sono collocate all'interno di un bilancio complessivo che si è chiuso con una produzione sostanzialmente stabile, con l’eccezione di alcuni formaggi (come Pecorino Romano Dop, Mozzarella di Bufala Campana Dop, Piave Dop) che si affacciano al 2016 con volumi record.