Rinnovare la farmacia per dimostrare il suo nuovo ruolo, oltre il luogo comune che la vuole semplice rivenditore di scatole medicinali. È questo il tema al centro dell’Assemblea delle Farmacie Specializzate di Unifarco, chiaro fin dall’intervento iniziale del Ceo Massimo Slaviero, il quale pone l’identità del farmacista quale focus di sviluppo.
L’assembla evidenzia attraverso Nadio Delai, presidente di Ermenia, quanto importante sia reinterpretare la tradizione del farmacista, ma allo stesso tempo "cavalcare" la mutazione, ridisegnare il suo ruolo. “L’85% delle persone sta bene, quindi è una potenziale importante di clientela -osserva Delai-. Il 45% dei consumatori usa cosmetici e detergenti indipendentemente dalla crisi e un 27% dei consumatori è anticiclico: quando c’è la crisi consuma di più”.
Il nuovo farmacista specializzato deve fare attenzione a questi trend e, soprattutto, pianificare in base a quelli di lungo periodo: autoprescrizione, orientamento al benessere e sport, consumi in controtendenza rispetto all’andamento economico. Altrimenti, avvertono i farmacisti, la disintermediazione catturerà questo consumatore del futuro. Per questo sono nate le Farmacie Specializzate di Unifarco Spa, azienda del bellunese che propone prodotti cosmetici, nutraceutici, dermatologici e di make up rifornendo oltre 4.800 farmacisti europei (di cui 2.600 in Italia).
Gestita dai 4 soci fondatori, Farmacie Specializzate ha 350 soci farmacisti con filiali in Germania e Spagna e reti di vendita sviluppate in Francia, Austria e Svizzera.
“Tutti vogliono qualità e sostenibilità, ma un micro operatore non può sostenere queste nuove esigenze del mercato: ci vuole una industrializzazione dei processi di back desk grazie ai quali le farmacie possano occuparsi del cliente, perché la nostra è una filiera di relazione” afferma Slaviero.
Il modello di business di Unifarco
È fondato su tre marchi: Farmacisti Preparatori (dermocosmesi, igiene e nutraceutica firmati dal farmacista con il proprio marchio), Unifarco Biomedical (dispositivi medici e dermocosmesi) e Dolomia (make-up e cosmesi).
Il marchio Farmacisti Preparatori si attesta sull’80% del totale del fatturato, mentre il 20% si divide più o meno equamente tra Unifarco Biomedical e Dolomia.
Il network Farmacie Specializzate
Raccoglie ad oggi oltre 600 farmacie su tutto il territorio nazionale e conta circa 42.000.000 di ingressi in farmacia annui e un fatturato annuo cumulato di 1,2 miliardi di euro. Rete leader del settore, Farmacie Specializzate ha infatti registrato +35% di fatturato rispetto alla media delle farmacie italiane, con un’incidenza del +19% nel segmento cosmesi e igiene e un +16% relativamente a quello degli integratori. Risultati raggiunti grazie ai 222 scontrini giornalieri battuti (+11% rispetto allo scenario italiano), ognuno dei quali conta quasi 3 pezzi (+13%) e vale mediamente 18€ (+3%).
Per il 2020 le Farmacie specializzate hanno deciso di concentrarsi su quattro asset principali: la formazione, i servizi, la comunicazione e gli eventi.
“Essere formati significa poter contrastare le fake news che i nostri consumatori incontrano attraverso internet -sottolinea Luigi Corvi, vice presidente Sales & Marketing Unifarco-. detto questo, naturalmente, l’obiettivo a lungo termine è far crescere il network. Qui (ndr: durante l'assemblea che si è tenuta a fine novembre a Roma) siamo in 150, ma l’obiettivo è raggiungere tutte le 620 farmacie specializzate e tutti i colleghi che ci lavorano” aggiunge il vice presidente.
Quanto al mercato, le Farmacie Specializzate vogliono rafforzare il posizionamento distintivo, attrarre clienti, dedicare più tempo alle persone, in modo che possano tornare più frequentemente e alzare lo scontrino medio attraverso cosmetici e integratori che rientrano nella domanda più elastica.