di Elena Giordano
Per tentare di arginare il fenomeno “spreco” legato alla grande distribuzione, e ridistribuire il cibo a chi è in stato di necessità, Regione Lombardia ha coinvolto e messo attorno a un tavolo Comuni, onlus e Fondazione Lombardia per l’Ambiente, oltre ai player della Gdo. Obiettivo: cedere il cibo a chi ne ha bisogno, diminuendo spreco e rifiuti; attivare sgravi fiscali per i “donatori” privati, cercando di costruire un “modello replicabile” e facilmente impresentabile.
Quattro le linee di azione del progetto:
- creare un quadro di regole per la Lombardia;
- testare delle agevolazioni, come le riduzioni delle tariffe di smaltimento rifiuti per chi devolve l’invenduto;
- creare un vademecum che tutti gli enti possano seguire;
- estendere il progetto a tutta la regione. Attualmente, al progetto aderiscono 11 Comuni (tra cui Milano, Bergamo, Pavia, Lodi), la Fondazione; sette associazioni (tra cui Banco Alimentare, Caritas, Slow Food), 20 punti di vendita della gdo.
Il fenomeno dello spreco alimentare nel nostro Paese, secondo dati del Politecnico di Milano relativi al 2013, è pari a 13 miliardi di euro.
