Coop è stata da subito in prima linea contro gli sprechi alimentari, già dal 2003 con il programma Buon Fine o Brutti ma Buoni o Spreco Utile cedeva gratuitamente le eccedenze alimentari di circa la metà dei propri pdv tra ipermercati, supermercati e magazzini, con una rete che vede coinvolti soci e consumatori Coop, amministratori locali e organizzazioni di volontariato. Dunque il commento del presidente Ancc-Coop Stefano Bassi, dopo quello di Federdistribuzione, rispetto alla legge anti-spreco varata il 3 agosto scorso, ha implicazioni rilevanti: "Una buona legge che favorisce e incentiva l'impegno delle imprese volto a ridurre lo spreco di prodotti alimentari ancora perfettaente consumabili, ma non più vendibili".
Grazie alla nuova legge, infatti, Coop potrà estendere il programma Buon Fine a un numero ancora maggiore di pdv Coop e Ipercoop, e a una maggior quantità di prodotti non più vendibili ma ancora ottimi per il consumo. Secondo Bassi, la legge "assicura, in un contesto di trasparenza e rigore amministrativo, la donazione di ingenti quantità di alimenti a fini di solidarietà sociale e per il contrasto della povertà, attraverso una forte semplificazione e un'importante estensione delle merceologie e della platea dei soggetti del Terzo Settore destinatari". Tutto questo avviene "senza obbligare le imprese, ma con una azione ben più efficace e profonda di responsabilizzazione e coinvolgimento", e con l'impegno congiunto al rispetto delle rigorose norme igienico-sanitarie vigenti.
La nuova legge italiana anti-sprechi, inoltre, potrà essere d'esempio alle risoluzioni da adottare in sede Comunitaria, poiché proprio in questo periodo l'Unione Europea sta definendo le linee guida in merito alla donazione di cibo, e la bozza Ue già riprende in buona parte il contenuto della legge italiana, spiega amcora Bassi.
Nel 2015 Coop ha realizzato nelle scuole campagne sul consumo consapevole coinvolgendo 267 mila bambini e ragazzi e oltre 15 mila insegnanti; sempre nel 2015 ha donato a oltre 800 organizzazioni di volontariato di ispirazione laica o religiosa 5.143 tonnellate di alimenti, pari a un valore di 24 milioni di euro, con i quali sono stati erogati 6 milioni di pasti a persone in difficoltà.