Solo nel 2023, Amazon ha investito in Italia oltre 4 miliardi di euro superando la soglia dei 20 miliardi di euro dal 2010, anno in cui Amazon arrivò in Italia (tanto per un'idea 20 miliardi è una cifra enorme: è come mettere insieme il giro d’affari di Coop, Esselunga e Carrefour). Include sia le spese in conto capitale (come le infrastrutture che Amazon costruisce, i centri logistici, gli uffici corporate e l'infrastruttura cloud), sia le spese operative come gli stipendi per i suoi dipendenti in Italia.
Anche lo studio di Teha (The European House Ambrosetti), indica Amazon in terza posizione tra tutte le grandi imprese straniere che hanno investito di più in Italia nel triennio 2021-2023. Teha ha realizzato uno studio sull'occupazione generata dalle grandi imprese italiane e straniere che hanno operato in Italia negli ultimi 10 anni (2014-2023) aggiornando lo stesso studio pubblicato nel 2023 (per il periodo 2013-2022). Fonte: elaborazione Teha Group su database Aida (Bureau van Dijk) che raccoglie tutti i bilanci delle imprese attive in Italia che hanno depositato il bilancio al 4 ottobre 2024.
I ricavi di Amazon Italia
Nel 2023, i ricavi totali delle attività di Amazon in Italia hanno superato 10 miliardi di euro. Nel 2023 gli investimenti hanno oltrepassato i 4 miliardi di euro. Il contributo fiscale complessivo di Amazon (imposte dirette e indirette) è ammontato a 1 miliardo e 405 milioni di euro (+22% rispetto ai 1 miliardo e 147 milioni di euro del 2022). Questo dato si suddivide in due parti:
Imposte sostenute direttamente: 344 milioni di euro (+7% rispetto a 321 milioni di euro nel 2022). Tra le altre imposte dirette figurano l'imposta sul reddito delle società, le tasse pagate per l'acquisizione o la costruzione di terreni, la DST (Digital Service Tax) e i dazi sulle importazioni.
Imposte indirette: Amazon ha raccolto e versato più di 1 miliardo (+28% rispetto agli 826 milioni di euro del 2022) grazie alla sua attività in Italia, oltre all’Iva italiana sulle transazioni che coinvolgono venditori esteri che Amazon raccoglie e versa per conto loro all’erario.
È importante, sottolinea Amazon, includere entrambe queste categorie di imposte, perché concentrarsi su un solo aspetto della tassazione, come l'imposta sulle società, limita la completezza panoramica: secondo una recente ricerca condotta dall'Ocse, l'imposta sulle società rappresenta solo il 5% circa del gettito fiscale totale dei contribuenti italiani.
Amazon è un’azienda in crescita e anche lo scorso anno ha contribuito in maniera positiva allo sviluppo economico del Paese:
“Amazon ribadisce il suo impegno per l'Italia. Continuiamo a destinare risorse significative e una partecipazione attiva alla vita economica del Paese rappresentando un'opportunità di crescita e sviluppo per il territorio, le imprese locali e i clienti -commenta Mariangela Marseglia, VP & Country Manager di Amazon in Italia e Spagna-. Dal nostro arrivo abbiamo investito più di 20 miliardi di euro, di cui oltre 4 miliardi solo nel 2023. Siamo decisi a svolgere un ruolo attivo nel processo di innovazione del Paese, offrendo soluzioni all'avanguardia e sostenibili che possano generare valore aggiunto per le comunità in cui operiamo. Siamo consapevoli che c’è ancora molto da fare e siamo pronti ad affrontare la sfida con determinazione e spirito di collaborazione. Solo unendo le forze e lavorando come sistema Paese, saremo in grado di supportare e continuare a far eccellere l'Italia, culla di creatività e saper fare unico al mondo, sia a livello nazionale che internazionale”.
Entro la fine del 2024 i dipendenti a tempo indeterminato saranno 19.000, circa mille in più rispetto a quanto annunciato lo scorso anno. Secondo il succitato studio Teha, Amazon è al primo posto tra le aziende che hanno creato più posti di lavoro in Italia nel periodo 2014-2023. È inoltre al terzo posto in termini di occupazione totale tra le aziende straniere che operano in Italia e al 20° posto tra tutte le grandi aziende operanti in Italia.
Secondo un recente studio di Keystone Strategy, gli investimenti dell’azienda nel 2023 hanno creato (effetto indiretto) più di 46.000 nuovi posti di lavoro in Italia in settori come la logistica e le costruzioni, oltre ad altre attività di servizi. Il totale dei posti di lavoro indiretti supera le 100.000 persone includendo 60.000 posti di lavoro creati dalle oltre 21.000 Pmi italiane che utilizzano i servizi Amazon anche per digitalizzare e internazionalizzare il proprio business.
La presenza di Amazon sui territori
Ad oggi l’azienda conta oltre 60 strutture in tutta Italia fra sedi logistiche, uffici corporate, data center e il servizio clienti, e lo sviluppo nei territori del nostro Paese è continuo.
Dopo l’apertura di una nuova sede corporate di Amazon e di Amazon Web Services (AWS) a Roma, nel settembre 2023, dove attualmente sono impiegati oltre 100 dipendenti, tra le più recenti aperture si aggiunge il centro di approvvigionamento Amazon di Alessandria, che prevede la creazione di 700 posti di lavoro a tempo indeterminato entro i prossimi 3 anni.
Nel 2025 è prevista l’apertura del centro di distribuzione n.11 di Amazon in Italia a Jesi (Ancona), quinto nel Centro-Sud e primo nella regione Marche con un investimento da 180 milioni di euro, e impatto positivo sull'occupazione del territorio, con 1.000 posti di lavoro a tempo indeterminato entro tre anni dall’apertura, a cui si aggiunge l’indotto generato dalla costruzione e gestione di questo nuovo sito logistico.
L’Italia avamposto tecnologico
Uno dei centri più avanzati al mondo per la robotica si trova proprio in Italia, a Vercelli: è l’Operations Innovation Lab, dove si sviluppano tecnologie robotiche avanzate e soluzioni basate sull'intelligenza artificiale che stanno ridefinendo il futuro del lavoro nella rete logistica di Amazon. Questo centro è responsabile dell'implementazione di oltre 1.000 innovazioni rivoluzionarie nei centri logistici europei di Amazon, con un investimento superiore ai 700 milioni di euro negli ultimi 5 anni.
L’Italia sarà il primo Paese nell’Unione Europea a sperimentare le consegne commerciali via drone. Grazie a questa tecnologia, i clienti italiani potranno ricevere direttamente a casa migliaia di prodotti, dall'elettronica ai generi di prima necessità, grazie al lavoro dei team di Prime Air, composti da scienziati, ingegneri e professionisti dell'aerospaziale.