![Luxury lusso scarpe](https://static.tecnichenuove.it/markup/2015/03/Luxury-e1588942187790.jpg)
Dopo un 2019 concluso con un ultimo trimestre positivo, un inizio di 2020 molto promettente e stime positive per il futuro, l’industria dei beni personali di lusso subisce come molte altre il colpo della crisi e cambia le proprie prospettive di crescita. Segni negativi in tutte le categorie merceologiche e in tutti i mercati per l’anno in corso.
Gli aggiornamenti sui dati arrivano dal Monitor Altagamma Bain sui Mercati Mondiali, realizzato da Bain & Company in collaborazione con Altagamma, e dall’Altagamma Consensus 2020, elaborato da Fondazione Altagamma con il contributo dei maggiori analisti internazionali specializzati.
Un calo di fatturato del 20% nel 2020 secondo l’Altagamma Consensus. Il comparto, però, ripartirà e il trend di lungo periodo rimane positivo con una crescita del 2-3% da qui al 2025 così come stimato dal Monitor Altagamma Bain.
Dettagli. Per Europa (-29%) e Americhe (-22% il Nord e -21% l’America Latina) si prevede la maggior decrescita, anche per via della loro più lunga esposizione alla crisi e l’assenza di flussi turisti internazionali, soprattutto cinesi. Gli acquisti dei consumatori cinesi (-9%, primi ad uscire dall’emergenza), giapponesi (-14%) e del resto dell’Asia (-16,5%) sono attesi in forte diminuzione nel 2020, anche se con un impatto inferiore rispetto a Europei (-25%) e Nord Americani (-21%). Per quanto riguarda i prodotti, i peggiori impatti sono stimati per gioielli (-23%), orologi (-25%) e abbigliamento (-21,5%), mentre per pelletteria (-17%) e cosmesi (-13%) il calo sarà inferiore.
Il ritorno ai livelli (in valore assoluto) del 2019 è previsto nel 2022 o nel 2023, con diverse traiettorie di crescita nei prossimi anni, traiettorie che dipenderanno da come si svilupperanno i driver principali di mercato, inclusa (e soprattutto) la risposta strategica dei brand alla crisi.
"Un forte segnale positivo è la performance (2020) dei canali digitali retail +16% e wholesale +12%. La trasformazione digitale delle aziende sarà certamente potenziata e la crisi porterà a nuovi stili di vita - più sostenibili, moderati e consapevoli - la cui interpretazione sarà determinante per il rilancio dell’ alto di gamma”, sottolinea Stefania Lazzaroni, direttore generale di Altagamma.