Secondo il nuovo rapporto di Allianz Global Corporate & Specialty (Agcs), il costante aumento nei richiami di prodotti registrato nell’ultimo decennio ha generato perdite per miliardi di dollari.
I prodotti difettosi non mettono solo a rischio la sicurezza dei consumatori, ma causano anche perdite finanziarie alle imprese produttrici per tacere del danno d'immagine che è effetto ancora peggiore. Secondo l'analisi degli indennizzi del settore assicurativo di Agcs, gli incidenti legati ai prodotti hanno fatto perdere negli ultimi cinque anni oltre 2 miliardi di dollari in risarcimenti assicurativi.
Fra i settori più a rischio in questo senso, quello automobilistico è il più colpito, seguito dal mercato delle bevande e degli alimentari (Food and Beverage).
Esternalizzazione produttiva uno dei fattori a rischio
I richiami nel campo automobilistico sono i più costosi a causa del "Ripple Effect". Rappresentano oltre il 70% del valore di tutte le perdite assicurative analizzate.
"Assistiamo a un numero crescente di richiami nell'industria automobilistica -conferma Carsten Krieglstein, Regional Head of Liability, Europa Centro-orientale, di Agcs-. Il fenomeno si deve a fattori diversi, fra i quali i più importanti sono un'ingegneria più complessa, la riduzione dei tempi di collaudo del prodotto, l'esternalizzazione della R&S e le crescenti pressioni sul contenimento dei costi. Lo spostamento tecnologico dell'industria automobilistica verso la mobilità elettrica e autonoma creerà ulteriori rischi di richiamo".
Uno dei richiami fino ad oggi più importanti che ha colpito l'industria automobilistica, che riguarda airbag difettosi, dovrebbe portare al richiamo di circa 60-70 milioni di unità coinvolgendo almeno 19 produttori in tutto il mondo. I costi sono stati stimati intorno ai 25 miliardi di dollari. Questo incidente dimostra il crescente " Ripple Effect" che colpisce il settore automobilistico, ma che riguarda anche altri settori industriali. Dato l'uso di molti componenti comuni, un singolo richiamo può avere un impatto su un intero settore.
Alimenti&Bevande, la pessima qualità costa al sistema
Alimenti e bevande, secondo settore più colpito, con il 16% delle perdite analizzate e con il costo medio di un richiamo significativo dei prodotti di quasi 9,5 milioni di dollari (8 milioni di dollari). Gli allergeni non dichiarati (compresi gli incidenti per etichettatura errata) e gli agenti patogeni sono un problema importante, così come la contaminazione da vetro, plastica e parti metalliche. La manomissione dolosa e i casi di estorsione costituiscono una minaccia crescente, così come la crescita della frode alimentare, diventata una questione importante, con conseguenti danni alla reputazione e gravi perdite, come si è visto nello scandalo della carne equina in Europa quattro anni fa.