Alla ricerca della… facilità

Daniele Cazzani Newmarketingretail.com

Ammettiamolo: che il mondo sia sempre più complesso è affermazione che si sente da quando... il mondo è stato creato. Se restringiamo l’ottica al mondo del retail non possiamo che confermare questa sensazione, guardando agli ultimi anni in cui prima la rivoluzione digitale e poi, più recentemente, la crisi pandemica hanno riscritto i comportamenti sociali e, in parte, quelli di consumo.

Di fronte a questa accelerazione buona parte del retail si è trovata impreparata, vuoi perché ne aveva sottovalutato la velocità, vuoi perché mancante delle necessarie competenze (manageriali e/o tecnologiche). Se guardiamo con maggiore attenzione al mondo della distribuzione alimentare è ancora più facile osservare queste dinamiche. La crisi pandemica ha evidenziato i ritardi dell’eCommerce grocery il che si è tradotto in perdite di fatturato per le mancate vendite online -dovute a mancanza di capacità logistica- piuttosto che a mancate vendite tout court per mancanza... di un sito di eCommerce! Eppure -nonostante la crescita dell’eCommerce fosse oramai un dato di fatto- buona parte della distribuzione ha atteso e nicchiato riproponendo politiche commerciali vecchie di decenni e affidandosi ciecamente a tattiche e strumenti -il volantino- che da anni necessitano di un profondo ripensamento; oppure pensando fosse sufficiente rifare il look ai propri punti di vendita, ma senza toccare più di tanto gli assortimenti e l’offerta.

Insomma, la distribuzione ha provato a rispondere alla complessità con la facilità, ma questa formula non può rivelarsi vincente. Oggi più che mai serve investire su nuove competenze, tecnologie, idee e persone.

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