Alimenti surgelati vincenti nel 2020: numeri, trend e sviluppi export

Crescita a doppia cifra per il retail, con un consumo pro-capite record che arriva a 15 chili. I dati presentati dall'Istituto Italiano Alimenti Surgelati

Alimenti surgelati "premiati" durante l'emergenza sanitaria. La categoria, che già di per sé stava andando bene, nel 2020 ha infatti messo a segno una crescita del +5,5% dei consumi sul 2019, per un totale di 896.034 tonnellate e un record di consumo pro-capite nel nostro Paese a 15,1 Kg di media/anno.

Un valore di mercato che ha oscillato tra i 4,4 e i 4,7 miliardi di euro, dove a risultare determinante è stato, ovviamente, il risultato del retail, che è aumentato del +12,1% a volume sul 2019, arrivando a coprire il 68,5% del valore di mercato. Ma è significativo anche il successo del door to door e dell’eCommerce. A fare da contraltare come per tutto il mondo food & beverage è invece il fuori-casa, che ha segnato un inevitabile calo del -37% sull’anno precedente.

Come sottolinea in una nota Giorgio Donegani, presidente Istituto Italiano Alimenti Surgelati: "Nell’anno del distanziamento e dei lockdown si è rafforzata una sempre più positiva cultura degli alimenti surgelati, che sono diventati parte integrante delle nostre abitudini alimentari. Una scelta anche ispirata a criteri salutistici, come testimoniano gli incrementi di consumo di verdura e pesce. Anche i dati del primo trimestre 2021 confermano questo trend, con significativi progressi, sebbene non a doppia cifra come nel 2020”.

I trend: vegetali, ittici, patate, pizza e snack

Leader assoluti del settore i vegetali, che hanno confermato il proprio primato anche nel 2020, rappresentando oltre il 42% del totale retail, con un incremento dei volumi del +10,5% sul 2019 (251.940 tonnellate commercializzate). A trainare la crescita, soprattutto i vegetali preparati, seguiti da zuppe e minestroni, in linea con la richiesta di benessere ed elevati contenuti nutrizionali, che sta accompagnando le scelte dei consumatori.
Molto bene i prodotti ittici che, nel retail si attestano a 111.097 tonnellate (+18% sul 2019) trainati da un +30,1% del pesce panato o pastellato. Sono state 80.000 e tonnellate di patate surgelate vendute nel 2020, con una crescita del +10,7%, a conferma del valore di questo importante segmento produttivo.
Pizze e snack hanno fatto registrare un incremento ragguardevole, raggiungendo un volume di 90.746 tonnellate (+15,6%), che ha la sua punta di diamante proprio nella pizza, a cui gli Italiani non rinunciano neanche a casa. “Regina” del segmento la Margherita, con 110 milioni di unità consumate su 240 milioni di pizze surgelate totali. Si accentua infine la crescita anche delle carni surgelate, sia rosse che bianche, che con 14.620 tonnellate commercializzate nel retail, fanno registrare un incremento rispettivo sul 2019 del +10,5 e +9%.

Gli sviluppi export

Nel 2020 anche l’export ha rafforzato la tendenza degli anni precedenti, con un crescente successo dei prodotti surgelati nazionali a beneficio di una pluralità di merceologie, tra cui i piatti pronti, i prodotti ricettati, le paste ripiene e non.

Notevole l’apprezzamento avuto oltre confine dalle pizze surgelate. La classifica 2020 dei Paesi in ordine di incidenza sull’export di nostre pizze sottozero conferma la Germania al primo posto (19,3% sul totale per valore delle esportazioni di surgelati), seguita dagli Usa (14,1%), eccezione di crescente valore in una top 10 quasi tutta europea. Seguono Francia (13,1%) e due Paesi più “piccoli”, come Svizzera e Olanda (che incidono però rispettivamente per il 7,4% e il 4,1%). L’Europa domina il nostro export, rappresentando da sola l’81,6% per volume e il 77,8% per valore, anche se le pizze italiane raggiungono ormai senza eccezioni i cinque continenti.

Per promuovere ancora di più sui mercati internazionali questi prodotti, nel 2020 è stato raggiunto un accordo – grazie al lavoro di UIF, del Ministero della Salute, del Ministero dello Sviluppo Economico, dell’Ambasciata italiana a Washington e dei Servizi Veterinari Regionali – che rende possibile, per tutte le aziende italiane autorizzate esportare in America prodotti surgelati anche con carne suina/prodotti di salumeria: un'opportunità strategica, che consentirà di andare incontro ai gusti dei consumatori statunitensi anche con l’amatissima “Pepperoni Pizza” made in Italy, il cui ingrediente principale è il salame piccante.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome