Con un fatturato 2021 di 86 milioni di euro Alce Nero consolida la sua posizione di leadership sul mercato del biologico, e raggiunge una quota a valore del 4,1%. “Siamo decisamente soddisfatti dei risultati ottenuti nel 2021 -dichiara Massimo Monti, amministratore delegato Alce Nero-. Dopo un 2020 segnato da un'imprevista crescita a due cifre, sostenuta anche dal lockdown totale iniziato nella primavera di quell'anno, consolidare quei risultati era il massimo obiettivo al quale potevamo ragionevolmente aspirare. Con Alce Nero siamo cresciuti di altri due punti percentuali, portando l'aumento del fatturato 2021 sul 2019 (l'ultimo anno non condizionato dalla pandemia) al 20,6%".
La crescita nel 2020 ha riguardato tutti i nostri canali, vendite online comprese. Scendendo nel dettaglio, Alce Nero Secco (prodotti conservabili a temperatura ambiente) ha registrato un fatturato di 81,4 milioni, 6,5 milioni dei quali derivanti dal segmento baby food, in aumento dell'8% rispetto al 2020. In particolare si è distinta la categoria degli omogeneizzati (+11,3%), che rientrano così a pieno titolo tra le 10 categorie con maggiore incidenza sull'intero fatturato 2021 del secco. Tra queste famiglie di prodotti spiccano anche confetture, frollini e biscotti e si riconferma l'importanza di passate e polpe, pasta e legumi lessati.
L'innovazione, che ha portato alle casse di Alce Nero Secco entrate per 4 milioni di euro, ha un ruolo trainante nel successo del Gruppo: pesa il 10% sul totale del marchio. Il contributo dei prodotti lanciati nell'ultimo triennio (7,6 milioni solo nel 2021) conferma l'efficacia degli investimenti in ricerca e sviluppo.
Il peso della Gdo e dell'export
Un'altra quota (3 milioni di euro) di fatturato totale (86 milioni) deriva dai freschi biologici, prodotti e commercializzati da Alce Nero Fresco. I grandi numeri restano legati a zuppe e uova, le categorie più importanti per l'azienda, che da sole concentrano il 70% dei ricavi.
Alce Nero Freddo realizza 1,6 milioni di fatturato, spinto da verdure e pizze, e a seguire da zuppe e minestroni. Buone anche le vendite dei piatti proteici, lanciati a giugno e ben accolti dai consumatori, sempre più orientati verso prodotti ad alto contenuto di proteine vegetali.
I canali di vendita e distribuzione vedono in testa Gdo ed Export, con un'incidenza dell’86% sul fatturato netto di tutto il marchio. Dopo il boom del 2020, l'eCommerce continua a crescere, con un incremento del 2,2%. Raddoppia quasi le sue performance il food service. Buona la ripresa anche del canale farmacie/baby.