Dopo 3 anni consecutivi di crescita, nel 2018 il mercato immobiliare alberghiero italiano ha registrato una flessione nel volume complessivo degli investimenti rispetto al 2017 (1,3 miliardi di euro nel 2018 rispetto a 1,6 miliardi di euro nel 2017, anno record delle transazioni). Aumenta, però, il numero delle compravendite: 58 transazioni nel 2018 contro le 47 del 2017, e circa 7.400 camere d'albergo vendute. Sono alcuni dati dello studio Italy Hotel investment snapshot 2018, della società EY, che fotografa le dinamiche del mercato alberghiero italiano e traccia gli scenari degli investimenti nel settore.
"I risultati del nostro studio, in particolare l’aumento del 24% nel numero di operazioni rispetto al 2017, confermano il costante interesse da parte degli investitori internazionali e nazionali -commenta Marco Zalamena, Head of Hospitality di EY-. La lieve flessione del volume totale degli investimenti nel 2018 è dovuta essenzialmente alla mancanza di transazioni di valore significativo, ma il mercato alberghiero italiano si conferma solido, vivace e attrattivo, soprattutto nelle grandi città come Roma, Milano, Venezia e Firenze, dove si è concentrato quasi l’80% delle compravendite".
Dopo un 2017 dominato dall’attività dei fondi internazionali di private equity, ai quali fa capo il 67% degli investimenti complessivi, il 2018 è caratterizzato da un mix più bilanciato, con leggera prevalenza degli investitori istituzionali, italiani e internazionali.
Roma in testa
Nel 2018 Roma, con 2.200 camere d'albergo compravendute e un volume di transazioni pari a 500 milioni di euro, ha raccolto il 40% degli investimenti alberghieri, seguita da Milano (17%), Venezia (11%) e Firenze (10%). In questi quattro mercati si concentra circa l’80% degli investimenti complessivi.
Venezia è la città con il più elevato valore di investimento per camera: in media 500.000 euro per camera, seguita da Milano (245.000 euro) e Roma (230.000 euro).
Se le maggiori città italiane hanno magnetizzato l’interesse degli investitori, nel 2018 le destinazioni turistiche registrano una diminuzione significativa sia nel numero sia nel valore complessivo delle transazioni, soprattutto per la ridotta offerta di strutture di qualità.
Prospettive 2019
Per il 2019, nonostante l’instabilità del quadro macroeconomico, EY prevede un andamento positivo del settore, sostenuto da fondamentali solidi e dal numero significativo di vendite alberghiere avviate nel 2018, che dovrebbero essere completate nella prima metà dell’anno in corso.
"Sulla base delle nostre analisi stimiamo che, entro la fine del 2019, il volume totale degli investimenti possa superare i 2 miliardi di euro -precisa Marco Zalamena- una cifra alla quale contribuiscono la conclusione dell'acquisto di Belmond Hotels and Resorts da parte di LWMH, e la vendita, già in corso, di un numero significativo di hotel e strutture ricettive nelle principali città e destinazioni turistiche italiane. Ci attendiamo un'attività crescente da parte degli investitori internazionali, sia istituzionali sia di private equity, soprattutto sulle operazioni di maggior valore".