Potrebbe sembrare l’ennesima certificazione di sostenibilità, ma vista in chiave positiva è un’opportunità per le aziende di distinguersi sul mercato ed essere più competitive. Air Label Score è il primo marchio, internazionale, indipendente, su base volontaria, basato su un processo scientifico, che misura le emissioni nocive dei prodotti per la pulizia e profumazione negli spazi indoor, dove trascorriamo oltre l’85% del nostro tempo e dove l’aria può essere fino a 10 volte più inquinata rispetto a quella esterna. Il Covid ha acceso l’attenzione sulla qualità dell’aria che respiriamo (10 litri al giorno).
L’Iss ha recentemente pubblicato delle linee guida per migliorare quella domestica, ma una vasta gamma di prodotti home care possono rilasciare nell’ambiente più di 900 sostanze chimiche nocive, inclusi composti organici volatili (Cov), alcuni dei quali classificati come cancerogeni, teratogeni o allergenici. Tanto che secondo una recente ricerca condotta da YouGov il 75% degli italiani è convinto che siano i detergenti a influenzare la qualità dell'aria interna e il 69% indica lo stesso rischio per i deodoranti per ambienti. Air Label Score vuole allora essere uno strumento distintivo per i prodotti delle aziende e orientativo per i consumatori.
La certificazione Air Label Score
Sviluppato nel 2019 dall’omonimo istituto con sede a Bruxelles e oggi adottato in 12 Paesi, Italia compresa, da oltre 100 brand, aziende e retailer (tra questi Colgate-Palmolive, Ajax, Henkel, SC Johnson, Italchimica, Stanhome, Intermarché, E. Leclerc), si caratterizza per il rigoroso approccio metodologico. La certificazione si basa su uno screening completo, che consente di rilevare e quantificare l’eventuale presenza di numerose e differenti sostanze chimiche potenzialmente dannose. Le analisi sono svolte in laboratori accreditati da enti, quali Cofraco e Belac, in conformità con le più severe normative internazionali, incluse le Iso.
In base alla quantità di emissioni rilevate, il prodotto riceve un punteggio compreso tra A+ (emissioni molto basse) e C (emissioni elevate), classificazione indicata sul bollino che si avvale che di una grafica intuitiva (dal verde al rosso) sul modello dell’etichetta a semaforo. “Il livello delle emissioni delle varie sostanze viene comparato a 125 standard internazionali che ne hanno settato il limite -ricorda Viviana El Mouak, certification manager Italia di Air Label Score-. Label score informa non teoricamente ma testa i prodotti e può essere complementare con altre certificazioni”. Tutti i prodotti certificati Air Label Score vengono ricontrollati annualmente sulla base dei più recenti standard internazionali e il loro punteggio aggiornato di conseguenza. Inoltre i prodotti vengono sottoposti a test di controllo a campione per verificare che le formulazioni non siano cambiate dopo la certificazione.