"Istituire presso il Ministero dell’Ambiente un tavolo agricolo permanente di confronto con le organizzazioni di settore per esaminare tutte le disposizioni che hanno specificità agricola e per rappresentare eventuali criticità o proposte di interesse per il settore agroalimentare". È quanto ha richiesto la delegazione di Agrinsieme – il coordinamento tra Cia, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari - che ha incontrato il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti.
La delegazione, composta dal coordinatore Giorgio Mercuri, presidente dell’Alleanza Cooperative Agroalimentare, da Dino Scanavino, presidente di Cia, Mario Guidi, presidente di Confagricoltura, e Franco Verrascina, presidente di Copagri, dopo aver evidenziato "come le politiche agricole europee stiano guardando da anni con crescente attenzione non solo alla produttività e competitività delle imprese, ma anche alla sostenibilità ambientale, hanno affrontato, nel merito, diverse questioni di interesse per il settore che sono di competenza del Ministero dell’Ambiente, a partire dalla questione delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica". Secondo Agrinsieme "occorre lavorare su una nuova strategia energetica nazionale sostenibile, con un orizzonte operativo al 2030, per rispondere ai nuovi obiettivi fissati dall'UE ma soprattutto a quelli legati al Protocollo di Kyoto".
In tema di inquinamento e gestione dei rifiuti, Agrinsieme ha espresso "piena condivisone dei contenuti del Piano di azione sull’economia circolare emanato lo scorso anno e sul percorso individuato dalla Commissione europea per migliorare la circolarità dell’utilizzo delle risorse. È infatti promuovendo l’utilizzo di residui derivanti dalle prime attività di raccolta e di sottoprodotti per altre attività economiche, che si rendono le imprese più competitive, si consolida l’occupazione e si possono creare nuovi posti di lavoro nelle zone rurali".
Agrinsieme ha espresso "la propria disponibilità al Ministro ad istituire un confronto costante su altri temi che vanno dal dissesto idrogeologico al risparmio idrico, dalla qualità delle acque alle autorizzazioni per l’utilizzo dei prodotti fitosanitari, dalla tutela del territorio alla gestione del patrimonio boschivo per valorizzare al meglio la multifunzionalità delle imprese agricole".