In Italia il valore complessivo delle monetine da 1 e 2 centesimi in circolazione è stimato in 98 milioni di euro. Da gennaio 2019 la Zecca di Stato non produce più monete da 1 e 2 centesimi, il cui conio costa complessivamente circa 30 milioni l’anno. I centesimi, comprese le monete da 5, rappresentano circa l'80% di tutte le nuove monete emesse nella zona euro fino a dicembre 2018.
La scomparsa delle monetine da 1 e 2 cent non è cosa da poco per gli impatti sull'economia reale: per esempio, costringerà gli attori della Gdo a rivedere tutta la strategia promozionale basata sui prezzi psicologici (per es. il tal prodotto a 9.99: non sarà più possibile: si dovrà dire a 9.95 oppure ad arrotondare a 10). Sembra una bazzecola, ma dovete immaginare un arrotondamento superiore di 2 centesimi moltiplicato per migliaia e migliaia di scontrini: possono diventare fatturati non da poco.
In questo discorso si inserisce l'americana Coinstar: come? Semplice, con la produzione e la commercializzazione di sistemi per convertire gli spiccioli in contante gestibile. Tutto comincia nel 1989 quando Jens Molbak, seduto nella sua stanza del dormitorio alla Stanford University, fissando un barattolo di monete sulla sua scrivania, riflette sul modo più semplice per trasformare tutte le monetine in contante di valore superiore. In quel momento si rese conto che non c'era un modo veloce per farlo. Con la fondazione di Coinstar due anni più tardi, Jens creò un modo facile e conveniente per trasformare gli spiccioli in denaro senza passare da una banca. Insieme a due compagni di classe costruì un chiosco dedicato: al consumatore non restava che trasformare le monete. Nel 1992, il chiosco era pronto per la sua prima installazione e Coinstar divenne in poco tempo una delle aziende a più rapida crescita degli Stati Uniti dove oggi è disponibile in quasi tutti i principali supermercati raggiungendo il 90% della popolazione.
COINSTAR IN EUROPA
Presente con oltre 21.000 chioschi nel mondo, tra Canada, Irlanda, Regno Unito, Stati Uniti, e recentemente anche in Francia, Germania, Giappone, Italia (prime collaborazioni nel 2017) e Spagna, Coinstar è in grado di elaborare 43 miliardi di monete all’anno. Coinstar è ora riconosciuta dai consumatori e dai rivenditori come leader globale nel conteggio automatico delle monete self-service.
Forte del successo globale, Coinstar ha iniziato ad operare in Italia nel 2017, con 4 programmi piloti in collaborazione con Iper la grande i e Bennet. Molte insegne e marchi della Gdo italiana (Carrefour, Iper la grande i, Bennet, Famila, Emisfero, Mega, IperConad) hanno deciso di offrire i servizi di Coinstar, consentendo alla società di iniziare il suo progetto di espansione che vedrà aumentare il numero di chioschi da 67 a 200 in tutta Italia, entro la fine del 2019.
A partire da marzo 2018, Coinstar ha attivato collaborazioni con 67 punti di vendita in Italia: 21 Iper la grande i, 19 Bennet, 16 punti di vendita di Unicomm-Selex, 6 IperConad e beta test in 5 punti vendita Carrefour.
In Italia è ancora in vigore una legge in base alla quale non si è obbligati ad accettare più di 50 monete in un unico pagamento, indipendentemente dal taglio (articolo 11 del regolamento CE n. 974-98).