Un protocollo d’intesa per la consegna domiciliare dei medicinali. E’ quello sottoscritto il 19 maggio tra Anci (Associazione nazionale comuni italiani), la federazione nazionale delle farmacie Federfarma, Fofi (Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani) e Assofarm (Aziende e servizi socio-farmaceutici). Ai pazienti sarà garantito, in collaborazione con le amministrazioni comunali e le associazioni di volontariato, un più agevole accesso alla terapia farmacologica prescritta dal medico, attraverso l'home delivery gratuito dei medicinali, nel rispetto delle disposizioni vigenti in materia di assistenza e tutela della salute.
Un’iniziativa importante, rivolta in particolare ai soggetti più fragili e vulnerabili, che devono ridurre al massimo i propri spostamenti, o a coloro che si trovano in condizione di isolamento volontario. Grazie alle associazioni di volontariato che si renderanno disponibili, sarà avviata un’attività di distribuzione dei farmaci in diretta connessione con i farmacisti, che coordineranno le operazioni.
“In sinergia con Anci, le farmacie possono rafforzare ulteriormente il servizio di consegna gratuita dei farmaci a domicilio, in favore di cronici e anziani e di quanti non possono lasciare il proprio domicilio - dichiara Marco Cossolo, presidente di Federfarma -. In questi mesi il ruolo della farmacia si conferma essenziale nell’ambito dell’organizzazione territoriale del servizio sanitario nazionale. Nella stessa direzione virtuosa che comporta una riduzione degli spostamenti va la distribuzione attraverso le farmacie di medicinali finora disponibili solo in strutture pubbliche”.
“In questi mesi di grande difficoltà le farmacie sono state un presidio territoriale sempre accessibile di giorno e di notte - precisa il presidente della Fofi, Andrea Mandelli -. Con questo accordo, nato su nostra iniziativa, si aggiunge e si generalizza a tutto il territorio nazionale un ulteriore servizio destinato alle persone più fragili”. La Federazione ha allo studio anche un sistema di comunicazione on line, così da non interrompere il rapporto tra professionista e paziente e poter continuare a svolgere l’attività di consiglio e informazione sull’uso dei medicinali.
Venanzio Gizzi, presidente Assofarm, ha sottolinato come le farmacie comunali abbiano sempre instaurato con i comuni (e con la loro associazione rappresentativa) un proficuo rapporto di diretta collaborazione, che viene ulteriormente rafforzato con il protocollo in questione e con il coinvolgimento del volontariato.