L'Osservatorio MECSPE realizzato da Senaf in occasione della fiera internazionale delle tecnologie per l’innovazione (Fiere di Parma, 26 -28 marzo 2015) coglie segnali positivi sul fronte dell’occupazione per il comparto della meccanica e della subfornitura italiana, soprattutto per chi investe in formazione e innovazione. Il numero di addetti nel 2014, rispetto al 2011, si è mantenuto complessivamente stabile per il 62,1% delle aziende e il 26,8% ha dichiarato addirittura una crescita. Solo l’11,1% ha dovuto ridurre l’organico. Le previsioni per il 2015 vedono ben l’80,3% intenzionato a mantenere stabile il livello occupazionale e il 14,8% prospetta incrementi. L’indagine riguarda in prevalenza aziende con fatturati inferiori ai dieci milioni di euro (84,3%) e che occupano meno di 50 dipendenti (86,7%). Emerge con evidenza come i più soddisfatti dell’andamento della propria azienda siano quelli che hanno puntato sulla formazione. Sono infatti quasi nove su dieci (89,8%) gli imprenditori che hanno investito nell’aggiornamento dei propri dipendenti. In particolare, il 27,6% ha dedicato “fino a 10 ore”, il 25,7% “tra le 11 e le 20”, il 15,5% “tra le 21 e le 30” e “oltre le 31 ore” poco più di un quinto (21,1%). Nel primo trimestre 2015 si prevedono In Italia, secondo i dati Excelsior-Unioncamere ed elaborati da Senaf, 132.780 assunzioni di dipendenti. Di queste il 22%, pari a 29.140, riguardano l’industria, con contratti che saranno a tempo determinato per il 52% e a tempo indeterminato per il 33%.
Nello specifico: le Industrie meccaniche ed elettroniche prevedono di assumere, in questi primi tre mesi dell’anno, 8.220 operatori (28,2% del totale industria); le Industrie metallurgiche e dei prodotti in metallo 4.850 (16,6%); le Industrie alimentari, delle bevande e del tabacco 4.220 (14,5%); le Industrie tessili, dell'abbigliamento e calzature 3.430 (11,8%); le Industrie chimico-farmaceutiche, della plastica e della gomma 2.630 (9%); le Industrie del legno e del mobile 1.080 (3,7%); le Industrie della lavorazione dei minerali non metalliferi ed estrattive 800 (2,7%); le Industrie della carta, cartotecnica e stampa 700 (2,4%); le altre industrie 3.210 (11%).
I profili più ricercati sono quelli di operai specializzati (30%) e di conduttori di impianti e macchinari (26%); il 60% richiede in generale esperienza specifica e sul fronte dell’istruzione il 73,2% gradisce il titolo di studio, con particolare preferenza per il diploma. Se per il 41,4% il sesso del candidato è indifferente, ben il 46% preferisce comunque il genere maschile.