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Il mercato dei sughi pronti a lunga conservazione è sostanzialmente stabile: nel retail vale circa 45.000 tonnellate per un valore di poco superiore a 230 milioni di euro. Il trend della categoria premia attualmente il pesto e i sughi bianchi a scapito dei sughi a base di pomodoro, praticamente fermi o in leggera flessione negli ultimi anni. Gli acquisti, più che la crisi economica, soffrono in primo luogo lo sviluppo su tassi superiori del più diretto concorrente rappresentato dai sughi freschi (in costante aumento e con un incremento in doppia cifra nell'ultimo anno) nonostante un prezzo medio di segmento che è 2,5 volte quello degli shelf stable; in secondo luogo, il consumo di sughi pronti, ovviamente legato principalmente al tradizionale piatto di pasta, deve fare i conti con il continuo allargamento del campo delle meal solutions, in particolare con tutto quello che si presenta come una soluzione rapida al pasto (in primis i piatti pronti). Se il consumatore ha sempre più opzioni tra cui scegliere nell'area del primo piatto, guarda comunque con maggior interesse ai sughi pronti rispetto al passato. Di fatto, verso la metà degli anni 2000, la categoria ha compiuto un balzo in avanti in termini di volumi grazie all'innovazione che ha lavorato su due aspetti fondamentali: il miglioramento della qualità organolettica e la diversificazione di prodotto dalle ricette base a quelle con una valenza gastronomica e/o regionale.
Si tratta di un'evoluzione che unisce standard qualitativi superiori e un'innovazione di prodotto capace di cogliere diverse tendenze e gusti alimentari, alla componente di "convenience" intrinseca ai sughi pronti. Il mercato, per molto tempo quasi esclusivamente focalizzato sul servizio, si sta segmentando maggiormente, in particolare con l'allargamento della fascia caratterizzata da un'offerta di alta qualità. Tra le new entry degli ultimi anni è per esempio significativa in questo senso quella di Mutti: il plus della gamma lanciata qualche anno fa e composta da 4 referenze in vaso di vetro da 280 grammi (rispetto al formato standard del mercato che è di 400 grammi), ideale per un consumo one shot, è infatti costituito dalla qualità del pomodoro, pelato e tagliato in rondelle, e dall'aggiunta di pezzi interi dell'ingrediente caratterizzante.
Nel segmento dei sughi a base di pomodoro, Mutti ha un premium sul prezzo medio del 22%, che aumenta se confrontato con ricette analoghe, vale a dire poco elaborate. La scelta di posizionarsi nell'area qualità è quasi obbligata (tra gli altri competitor che occupano questa fascia si possono citare la linea top quality Regioni d'Italia Altea e il brand Le Conserve della Nonna) perché il centro del mercato è occupato dai maggiori player, vale a dire Barilla, Star e a seguire Knorr. La leadership, in particolare di Barilla e del primo follower Star, è fondata sulle leve della distribuzione, dell'ampiezza del portafoglio prodotti ma soprattutto della comunicazione, monopolizzata dai primi due competitor.
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Comunicare
Quanto siano determinanti gli investimenti in adverstising lo dimostra Star che per tutto il 2010 ha sostenuto i sughi pronti. In particolare nel 2011 ha puntato su tre nuovi condimenti della linea Fatti Così e Gran Ragù alla Salsiccia, il tutto all'insegna del claim "Ti adoro gusto italiano" che fa da filo conduttore a tutte le attività di comunicazione dei prodotti a marchio Star.
Un impegno che si è tradotto nell'ultimo anno in performance significative delle linee di sughi pronti dopo qualche anno di leggera flessione. Barilla, che ha allargato la gamma di pesti con due nuove specialità (Pesto Pomodori Secchi e Pesto Pomodori e Cipolla Rossa), e Star totalizzano circa il 54% del mercato e sono gli unici player con Knorr (marchio Unilever) ad avere nei format moderni una distribuzione ponderata capillare o quasi. A fronte di un'offerta di marca piuttosto stabile nel tempo, con almeno il 70% dei volumi veicolati dai format moderni appannaggio di brand forti ma che devono confrontarsi comunque con la crescita costante degli store brand (rappresentano circa il 20% a volume), si è verificato rispetto al passato un aumento delle referenze di sughi pronti, ora stabilizzatosi intorno a una media di 75 nei supermercati e ipermercati ma tendenzialmente in espansione.
Uno dei problemi di questo mercato sta diventando la leggibilità dello scaffale, sotto la spinta di una diversificazione che moltiplica le ricettazioni. La gestione dell'assortimento è diventata più complessa ed è uno dei punti chiave su cui lavorare in futuro.
Un test realizzato sulla categoria dei sughi pronti ha evidenziato un Oos (Out of Stock) di oltre il 18%, il che è abbastanza sorprendente trattandosi di prodotti shelf stable.
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Tre insegne si distinguono
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Tra i super emerge Carrefour Market
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Gli ipermercati sono il format preferenziale per la categoria con ampi spazi
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Promozioni stabili
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I brand riferimenti riconosciuti
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