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1. S'ispira alla corrente pop
2. Gioca con l'iconografia del web che guida
il cliente nelle varie aree
2. Uno spazio selezionatore di marche
Una piazza in versione popolar-contemporanea, accessibile e immediata, dove trovare le cose utili di ogni giorno, così Stefano Beraldo, amministratore delegato, definisce Upim Pop, il nuovo concept di Gruppo Coin. Una piazza dove invitare (e sostituire) i brand, aggiungiamo noi di MARK UP, e con la quale l'insegna diventa selezionatore di marche come negli anni '60 lo era Elio Fiorucci con il suo negozio di Milano. Ma mentre allora si trattava di marche non industriali, con Upim Pop la selezione si apre a quelle industriali. E, infatti, i partner costituiscono la spina dorsale del progetto che muove i primi passi a Milano in corso Buenos Aires e piazza Corvetto e replica con altre due aperture a Roma. Ai primi quattro potrebbero far seguito, inoltre, altri 20 store ritenuti tra quelli a insegna Upim quelli a maggiore vocazione Pop. Agli store di punta si andranno ad affiancare probabilmente un'altra trentina di negozi, che, pur senza la forza d'urto di Pop, saranno rivisitati e ospiteranno soprattutto house brand. I 150 pdv in franchising forse si chiameranno Upim Express. E mentre le conversioni da Upim a Ovs Industry e Coin proseguono (già commutati 44 negozi in Ovs +76% e 8 in Coin +58%), si avvia il progetto di rilancio di Upim che nel concept Pop si rifà al linguaggio web, diventando un laboratorio aperto sulla città.
Allegati
- 193-MKUP-LayUpimPop
- di Anna Bertolini Luigi Rubinelli / ottobre 2010