Il limite vero della grappa risiede nelle poche occasioni di consumo

Beverage - Grappa – Il posizionamento della grappa nelle percezioni dei consumatori italiani

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1. Troppo legata ai riti
del fine pasto

2. E alla stagionalità
invernale
3. Ma dalla produzione
potrebbero emergere
stimoli nuovi

Secondo una recente indagine
di mercato condotta da
Talos-Am per conto dell’Istituto
di Tutela della Grappa del Trentino
(su un campione di 1.000
intervistati tutti residenti nelle
quattro aree Nielsen in proporzione
alla popolazione, età
tra i 18-70 anni, suddivisi equamente
tra maschi e femmine),
l’84% degli intervistati dichiara
di aver bevuto almeno una bevanda
superalcolica negli ultimi 12 mesi, mentre il 16% non
ne ha mai bevuta. Il 30% degli
intervistati dichiara di aver
sorseggiato almeno una grappa
negli ultimi 12 mesi.
Il profilo di chi beve grappa si
sovrappone con quello dei bevitori
di superalcolici, non presentando,
quindi, una precisa
micro-segmentazione. La grappa
si beve per ragioni principalmente
di gusto e, poi, perché
secondo gli intervistati aiuterebbe
le funzioni digestive.
Questa visione piuttosto antica
del prodotto, fa sì che il suo
consumo sia legato ancora ai riti
del fine pasto. A fine cena,
in particolare, viene consumata preferibilmente bianca e invecchiata.
Uno dei limiti maggiori per le
politiche di marketing in questo
comparto, sta proprio nella
difficoltà di creare ulteriori
consistenti occasioni di consumo.
Non solo: resiste pure il
vincolo della stagionalità. La
grappa è prodotto ancora legato
ai freddi invernali, anche se
i diversi produttori stanno portando
nel mercato referenze
diverse come i distillati di frutta.
Si sta, cioè, assistendo a un
forte ampliamento di gamma
da parte delle aziende. Alcune
varietà, soprattutto quelle più
giovani morbide e aromatizzate,
possono essere proposte nei
mesi estivi, a una temperatura
leggermente più fresca rispetto
a quella ambiente (senza
aggiunta di ghiaccio, che ne
rovinerebbe l’intensità del gusto).
In tal modo può diventare
opzione anche per accompagnare
conversazioni dopo cena
o nei locali di tendenza, liscia
e in abbinamento a cocktail
a base di acquavite. Sono
questi, quindi, i nuovi territori
da esplorare e da conquistare
fra concorrenti agguerriti
quali il limoncello, con minore
diffusione il mirto, l’amaro
e altri distillati (rum e whisky,
in primis).

I contenuti dell'articolo

  • I consumi di grappa
  • Le occasioni di consumo
  • Le varietà
  • I target group
  • La produzione
  • La frequenza è semestrale
  • Concorrenti della grappa nelle diverse occasioni di consumo
  • Limoncello superstar
  • Valutazione delle caratteristiche di una grappa di alta qualità

Allegati

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