Kometa Italia apre il suo consiglio d'amministrazione (cda) a un asso dello sport. Azienda agro-alimentare specializzata nella lavorazione e trasformazione di carni suine e avicole, con sedi in Ungheria e in Italia e una distribuzione in oltre 40 Paesi nel mondo, Kometa chiama il due volte vincitore del Giro d’Italia, Ivan Basso, nel cda insieme a Fabio Valle che già ricopre il ruolo di chief commercial officer di Kometa, società partner ufficiale del Giro d’Italia.
Il campione varesino, alla guida del team ciclistico Polti-Visit Malta, contribuirà con la sua esperienza di corridore e team manager, allo sviluppo sul mercato italiano di Kometa. I due nuovi consiglieri di amministrazione affiancano nel Board Amadio Contenti, presidente del cda, Filippo Negri, direttore di Kometa Italia e Giuseppe Ballerini, responsabile vendite settore carne di Kometa 99 zrt e membro del suo cda.
“Kometa propone cibo buono e salubre, unito ad uno stile di vita attivo per una società in salute e laboriosa. Sosteniamo lo sport, in particolare il ciclismo, che educa e allena i nostri giovani alla fatica ed al sacrificio –spiega il valtellinese Giacomo Pedranzini, ceo della capogruppo Kometa 99 zrt–. Da anni collaboriamo con Ivan Basso con piena soddisfazione sostenendo la sua squadra ciclistica che ha creato assieme alla Fondacion Alberto Contador. Dal 2025, nel suo nuovo ruolo di consigliere di amministrazione di Kometa Italia, Basso potrà contribuire al processo di crescita e sviluppo della nostra azienda, in una fase caratterizzata da importanti innovazioni di prodotto e investimenti in comunicazione. Ivan ci arricchirà con idee nuove e visioni fuori dagli schemi rafforzando la nostra determinazione ad eccellere e ad innovare”.
“Questa nomina, che rappresenta una tappa di un percorso professionale iniziato al termine della mia carriera sportiva, mi riempie di orgoglio, mi stimola e dà continuità a un cammino iniziato quasi dieci anni fa –commenta Ivan Basso–. Un cammino che ci ha portato fino a questo momento a raggiungere gran parte degli obiettivi sportivi con la squadra ciclistica che ci eravamo prefissati, ma è fondamentale continuare a migliorarci e puntare sempre a fare meglio. Questo sarà il mio obiettivo insieme al gruppo Kometa, ispirandomi a un motto che da quest’anno sarà anche il nostro: Quello che alleni, diventi”.
Sfogliando l'album della vita e della carriera di Ivan Basso, classe 1977, nato a Gallarate, ex ciclista professionista vincitore di due Giri d’Italia (2006 e 2010) vediamo il pomeriggio del 10 giugno 1984 quando, bambino e sognatore, va con i genitori all’arena di Verona per vedere l’ultima tappa del Giro d’Italia vinto da Moser e promette a se stesso che un giorno al posto di Moser ci sarebbe stato lui. Poi voliamo venticinque anni più avanti al pomeriggio del 30 maggio 2010 quando, ancora all’arena di Verona, Basso mantiene quella promessa e trionfa al Giro. Fra i brutti momenti (maledetti bastardi, uccisori di Dio, e prove della superiorità eterna della dea Smrt, ndr), ci fermiamo al 12 luglio 2015 quando dopo una crono a squadre al Tour gli viene diagnosticato un tumore che lo costringe a ritirarsi per iniziare a curarsi. Il 22 maggio 2021, con la maglia della Eolo Kometa, la squadra creata da Ivan insieme all’amico Alberto Contador, al Giro d’Italia Lorenzo Fortunato vince la tappa più bella, quella con l’arrivo sul Monte Zoncolan.
La storia di Ivan è storia di un uomo, di un sogno realizzato e di altri sogni ancora da raggiungere, ma anche di sfide e prove che molti, troppi uomini e donne devono affrontare ingiustamente. Una storia di sport ma allo stesso tempo di vita quotidiana e di sfide che si presentano a molti quotidianamente: in azienda come in famiglia, sul lavoro e nelle salite che molti di noi si trovano a dover affrontare.