Parte dal primo febbraio la campagna di sensibilizzazione Insieme contro il cyberbullismo, promossa dalla Polizia di Stato, Geronimo Stilton e Fattoria Latte Sano. Strumento della nuova campagna un cartone di Fattoria Latte Sano ideato ad hoc, con tre consigli su come combattere il bullismo virtuale suggeriti da Geronimo Stilton, il personaggio dei fumetti. Il cartone di latte fresco parzialmente scremato che intende sensibilizzare i cittadini sull’importanza di mettere in atto buone pratiche per contrastare il cyberbullismo avrà una tiratura prevista di 1.500.000 pezzi e sarà distribuito nei canali della gdo e del normal trade di tutto il Lazio. “Al centro di ogni iniziativa -dice il vice direttore generale dell’azienda Simone Aiuti- promossa da Fattoria Latte Sano c’è da sempre […] il sostegno alle nuove generazioni e, più in generale, alle famiglie. Per questo abbiamo accettato con piacere di fornire il nostro contributo per la realizzazione di questa campagna”.
Le pillole anti cyberbullismo
Tre i testi delle pillole presenti sul brick Latte Sano: “Prima di postare pensa. Anche online le parole possono fare soffrire. Parola di roditore!”, oppure “Sei vittima di cyberbullismo? Non rimanere in silenzio: parlane con qualcuno di cui ti fidi o vai sul sito commissariatodips.it” e ancora “Amici roditori, avete l’età giusta per i social? Sì? Usateli comunque con attenzione: non condividete informazioni sensibili e dati personali”.
Farsi le ossa forti contro il cyberbullismo
“L’obiettivo è di arrivare -spiega Luigi Rinella, direttore centrale per la Polizia Scientifica e la sicurezza cibernetica-, attraverso un alimento di uso quotidiano, alle famiglie e in particolare ai bambini, anche i più piccoli, con brevi messaggi di sicurezza in rete che possano essere utili nella vita di tutti i giorni. L’iniziativa vuole stimolare la loro naturale curiosità, per far sì che possano gradualmente comprendere l’importanza di mantenere sempre alto il livello di attenzione quando navigano online, per riconoscere e evitare di cadere nei rischi della rete”.