Al centro della riqualificazione del quartiere Navile a Bologna, il nuovo Campus Universitario punta a valorizzare un intervento basato sulla sostenibilità in un quartiere storico del capoluogo emiliano. Il progetto prevede la realizzazione di una struttura concepita per rispondere alle esigenze delle nuove generazioni. Saranno disponibili 313 camere singole, 30 camere doppie, 152 camere con spazio living e 54 camere destinate all’ospitalità nel breve/brevissimo periodo, offrendo soluzioni abitative diversificate e flessibili.
Gli studenti potranno inoltre usufruire di oltre 1.500 mq di spazi comuni, che includono una vasta gamma di servizi come co-working, area lounge, palestra, cucina comune, lavanderia, sala giochi e sala studio. Questi ambienti sono progettati per stimolare la socialità, l’inclusione e il benessere, creando un senso di comunità.
Tra le aziende che collaborano al progetto di rigenerazione urbana del quartiere Navile, Techbau (edilizia privata), CampusX, piattaforma di gestione per gli studentati e l'ospitalità ibrida, e TECO+partners (design e progettazione architettonica).
Techbau ha un lungo carnet di progetti realizzati soprattutto nel settore dell'immobilire logistico e commerciale come i retail park Bennet a Cornaredo, Romagnano Sesia e Vanzaghello.
Un elemento distintivo sarà il design di TECO+partners e le scelte di interior design di CampusX, progettate per offrire agli studenti un’esperienza abitativa accogliente e contemporanea. Particolare attenzione alla sostenibilità, grazie all’uso di materiali riciclati, con l’obiettivo di ottenere la certificazione Breeam.
Connessione globale
“Questo progetto rappresenta un passo avanti nella definizione di standard innovativi per il settore hospitality in Italia -commenta Samuele Annibali, ceo di CampusX-. Il nostro modello non si limita a offrire spazi abitativi: creiamo ecosistemi che migliorano la qualità della vita e generano un impatto positivo sia per i residenti che per il contesto locale. Grazie alla fruttuosa collaborazione con il Comune di Bologna, il quartiere Navile diventerà un polo di attrazione per studenti italiani ed internazionali, rafforzando l’economia locale e valorizzando il tessuto sociale e culturale del quartiere".
Un modello di innovazione e collaborazione
“Abbiamo concepito l'edificio a forma di corte, con uno spazio verde centrale che favorisce il senso di comunità, armonizzando altezze e volumi con il contesto urbano -precisa l'architetto Luigi Benatti, TECO+partners-. Le torri alle estremità contribuiscono ad aumentare la capacità abitativa, ma fungono anche da punti di riferimento architettonici. La gradazione azzurra delle facciate, che dialoga con il cielo, e la vegetazione integrata rafforzano il legame con la natura, rendendo l'edificio parte dell'ambiente circostante”.
“Questo progetto rappresenta molto più di un intervento urbanistico: è una storia di trasformazione, sostenibilità e futuro per la città -aggiunge Andrea Marchiori, ceo di Techbau-. È un esempio concreto di come collaborazione e innovazione possano creare valore per la comunità”. Il progetto vuole migliorare la vivibilità e rafforzare l’integrazione del quartiere Navile con la città di Bologna, mostrando come una visione condivisa abbia guidato tutte le fasi di realizzazione, dall’ideazione alla gestione del cantiere.