Finanza al parco: Leolandia emette il suo primo bond

Giuseppe Ira, presidente di Leolandia
Il parco a tema Leolandia emette il suo primo bond da 12,5 milioni di euro. Banca Finint è arranger e investitore

Il parco a tema Leolandia (o meglio, la holding che lo controlla) emette il suo primo bond da 12,5 milioni di euro. L’obiettivo dell’emissione obbligazionaria è sostenere il piano di investimenti del gruppo che controlla il parco. È previsto infatti il potenziamento delle aree a tema e delle attrazioni e un focus sulle iniziative in campo ambientale. Banca Finint è arranger e investitore dell’obbligazione, che è stato sottoscritta dallo stesso istituto di credito, oltreché da Ver Capital Sgr e Solution Bank.

Caratteristiche del bond

Lo strumento obbligazionario collocato da Finint ha una durata di 6 anni con rimborso a quote capitali crescenti (balloon). “Questa operazione, la prima nel mercato dei capitali -specifica Giuseppe Ira, presidente del gruppo Leolandia-, è un attestato di stima e di fiducia nei confronti della nostra solidità e permetterà a Leolandia, il più importante parco a tema nazionale ancora al 100% italiano, di accelerare la fase di crescita”. Lo studio legale Greenberg Traurig Santa Maria ha agito in qualità di deal legal counsel.

Fondi per investire e crescere

Anche in funzione delle novità, Leolandia punta a una crescita del 20% rispetto al milione di visitatori del 2024. L’emissione obbligazionaria permetterà di proseguire il piano di investimenti in atto, con l’obiettivo di estendere l’offerta di Leolandia anche ai bambini dai 6 ai 12 anni, rispetto al target attuale 0/6 anni. Già entro estate è prevista l’apertura della prima parte di una nuova area tematica che comprenderà 10 attrazioni, di cui 2 nuove. Sempre entro l’estate saranno realizzati un nuovo punto ristoro, postazioni di street food e una zona games. Altre novità saranno prese in considerazione nel 2026.

Piani sostenibili per Leolandia

Il progetto prevede inoltre una nuova area verde e l’ampliamento dell’impianto fotovoltaico, che coprirà l’intero parcheggio visitatori, con l’obiettivo di rendere il parco completamente autosufficiente dal punto di vista energetico.

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