Per la riqualificazione sismica si segue una scala di priorità sulla base di più indici, come la vulnerabilità del fabbricato e il livello di del territorio

La riqualificazione antisismica di 18 dei 65 edifici (per la maggior parte magazzini o insediamenti produttivi), presenti sull’intero territorio richiederà a IVS Group (distributori automatici, in particolare di bevande e snack), un investimento di circa 1,2 milioni di euro.

Per la messa in sicurezza a livello antisismico di alcuni dei suoi fabbricati, interessati da interventi di miglioramento della resistenza alle sollecitazioni sismiche, l’azienda bergamasca ha scelto Seriana SpA, specializzata nell'adeguamento e miglioramento antisismico di edifici prefabbricati in calcestruzzo per l’industria e il terziario.

Ivs Group ha ottenuto anche un contributo grazie al Sisma Bonus. "Quanto ai criteri seguiti, abbiamo stilato una scala di priorità sulla base di più indici, quali ad esempio la vulnerabilità del fabbricato, le caratteristiche sismiche del territorio, il rischio complessivo e altro ancora” precisa Antonio Villa, responsabile Servizio Prevenzione e Protezione di IVS Group.

“Ogni azienda dovrebbe interrogarsi se, rispetto a quanto stabilito dalla normativa di sicurezza legata alla valutazione dei rischi connessi all’attività svolta all’interno dei propri fabbricati, potrebbe fare qualcosa per migliorare la situazione -commenta Antonio Villa-. Se la risposta fosse affermativa, come credo, allora dovrebbe farlo. Nel testo legislativo, infatti, non è così evidente l’obbligatorietà. Ma se un fabbricato cade a causa di un sisma, nessun imprenditore o responsabile della sicurezza può permettersi di ignorare i fattori di rischio presenti e, di conseguenza, assumere le iniziative utili a ridurli, migliorando le condizioni di sicurezza per chi lavora. E in IVS Group ci sono oltre 4.000 persone”.

IVS Group, sede a Seriate (Bg), conta un parco di oltre 290.000 distributori che erogano più di 800 milioni di consumazioni l’anno per grandi e piccole imprese, enti pubblici e luoghi di transito passeggeri e di viaggio, e 128 filiali operanti su tutto il territorio italiano, oltre che in Spagna, Francia, Svizzera, Germania e Portogallo.

In tutti i casi partner negli interventi di adeguamento e miglioramento antisismico è stata Seriana SpA, fra le 300 aziende europee con migliori performance di crescita nel decennio 2013-2023: “Abbiamo avuto una serie di risposte positive, fin dai primi interventi, che ci hanno portato a individuare Seriana quale nostro partner -spiega Villa-. In primo luogo l’accurato confinamento delle aree oggetto di intervento, quindi la disponibilità a lavorare nel periodo serale e notturno, per impattare il meno possibile sulla produzione. La chiarezza nei rapporti ci ha permesso di sviluppare una collaborazione proficua nel tempo. Inoltre da due anni abbiamo proceduto alla fusione per incorporazione di altri due gruppi, Liomatic Group in Umbria e Ge.S.A. in Lombardia. Complessivamente si tratta di altri 12 fabbricati”.

Come ha spiegato a Mark Up (vedi n.333) Aldo Giordano, ceo e technical director iDeas (società che lavora in svariati paesi tra i quali Emirati Arabi, Arabia Saudita, Romania, Azerbaijan, Oman, Turchia, Kosovo, India), la situazione dei centri commerciali italiani dal punto di vista delle dotazioni antisismiche è legata all’evoluzione della normativa sismica e, con essa, anche alla zonizzazione con le relative intensità sismiche. "In generale, possono considerarsi moderni (e quindi con prestazioni sismiche adeguate) tutti i centri costruiti dopo l’entrata in vigore delle Norme Tecniche del 2008. Mentre per quelli costruiti precedentemente, c’è da considerare da un lato che il dm96 non prevedeva la progettazione sismica in tutto il territorio nazionale, dall’altro che comunque era una norma di generazione precedente, non basata su principi prestazionali ma prescrittivi. C’è naturalmente da dire che le norme precedenti, pur non indirizzando esplicitamente i progettisti, non hanno mai impedito all’ingegnere culturalmente aggiornato di portare delle progettazioni sismicamente accorte".

Tuttavia, secondo Aldo Giordano bisogna fare alcuni distinguo di tipo concettuale sulla progettazione sismica. "Purtroppo la tendenza generale, anche oggi, ha spesso finito per privilegiare strutture con comportamento basato sul principio della resistenza, essenzialmente per motivi di tradizione e di apparente facilità di esecuzione dei prefabbricati. Questo principio è oggi superato e Maximall Pompeii ne è un esempio applicativo particolarmente calzante: tutte le strutture sfruttano elementi dissipativi con vantaggi notevoli sia nella non danneggiabilità delle strutture principali sia nella dimensione delle strutture deputate a portare i carichi verticali (colonne snelle, assenza di pareti, assenza di travi emergenti, ecc.).

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