Per Italia Zuccheri sarà l'occasione di valorizzare, fra l'altro, Nostrano, l’unico grezzo di barbabietola nato dalla cura di 7.000 aziende agricole

Italia Zuccheri, la cooperativa di bieticoltori CoproB che da oltre 60 anni unisce migliaia di aziende agricole su tutto il territorio, rafforza il proprio concetto di zucchero attraverso la partnership con Autogrill: da semplice commodity a emblema di valori forti, sinonimo di garanzia e impegno. Autogrill ha scelto Italia Zuccheri come unico fornitore di zucchero anche per promuovere un messaggio di sostegno alla sostenibilità e al made in Italy.

Luigi Maccaferri, Presidente Coprob Italia Zuccheri

Lo ribadisce Luigi Maccaferri Presidente di CoproB Italia Zuccheri: "La presenza del nostro zucchero in tutti gli Autogrill italiani ci permette di raccontare una storia emblematica, fatta di tradizione, imprenditori agricoli, soci della cooperativa CoproB, che con grande dedizione si prendono cura del territorio rendendo la filiera dello zucchero italiano la più virtuosa a livello europeo. Siamo particolarmente orgogliosi che un’azienda leader come Autogrill ci abbia scelto come unici fornitori di zucchero: il nostro zucchero unico 100% italiano e, in particolare, Nostrano, l’unico grezzo di barbabietola nato dalla cura di 7.000 aziende agricole che ogni giorno, grazie al loro lavoro, mantengono attiva l’unica filiera saccarifera nazionale”.

Con più di 88 milioni di caffè venduti all’anno Autogrill si conferma un potente canale di comunicazione, in grado di valorizzare l’italianità, fidelizzare i consumatori e diffondere i valori della filiera agricola 100% italiana di Italia Zuccheri, al pubblico più ampio e diversificato che c'è: quello autostradale formato dagli automobilisti.

Lo zucchero di Italia Zuccheri è disponibile per i viaggiatori, sia in bustine classiche sia in formato slim stick. La scelta di Autogrill di sostituire lo zucchero di canna con Nostrano, un’alternativa locale e sostenibile, l’unico grezzo di barbabietola 100% italiano, rappresenta un cambio di passo che riflette, tra l'altro, la piena fiducia in un progetto pionieristico e di sostegno per migliaia di bieticoltori italiani, dimostrando che oggi esiste un’alternativa tutta italiana allo zucchero di canna.

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