Granarolo S.p.A. ha ottenuto la certificazione per la parità di genere Uni/PdR 125:2022 per tutte le sue sedi in Italia: una conferma dell’impegno profuso nel creare una cultura aziendale inclusiva e attenta alle persone e ai loro bisogni. Come spiega l'azienda in una nota, "fin dalla sua fondazione Granarolo ha infatti promosso iniziative finalizzate alla parità di genere: nell’ambito della selezione e assunzione, della gestione delle carriere, degli sviluppi retributivi, delle politiche di welfare e di conciliazione, progetti di sensibilizzazione e comunicazione per favorire una cultura aziendale inclusiva e libera da stereotipi e pregiudizi".
L‘introduzione del sistema di gestione per la parità di genere, secondo la prassi di riferimento Uni/PdR 125:2022, prevede la misurazione, rendicontazione e valutazione di un insieme di indicatori distribuiti in alcune aree - selezione e assunzione, gestione della carriera, equità salariale per genere, tutela della genitorialità e cura, conciliazione dei tempi vita-lavoro, prevenzione di ogni forma di abuso fisico, verbale e digitale (molestia) sul luogo di lavoro -, con l’obiettivo di colmare le aree scoperte eventualmente esistenti e produrre un cambiamento sostenibile e proiettato nel tempo, in virtù di un piano strategico dedicato. L’ottenimento della Certificazione per la parità di genere è uno dei 5 obiettivi strategici di sostenibilità del Piano Industriale 2024-2028 avviato a seguito dell’ingresso nel capitale del Gruppo Granarolo della Cassa di Depositi e Prestiti ed Enpaia.
“La certificazione per la parità di genere testimonia l’impegno e i risultati raggiunti dal nostro Gruppo per rimuovere ogni barriera, che pregiudichi l’accesso e la crescita professionale in azienda in base al genere, è un passaggio significativo per un’azienda che vuole essere un esempio virtuoso in tutti i territori italiani in cui opera, anche in termini di responsabilità sociale ed equità. Fra le tante iniziative pregresse ci piace ricordare la realizzazione di una Banca del Latte Umano Donato di Bologna, un progetto senza fini di lucro, nato 10 anni fa e volto a raccogliere latte materno da destinare a neonati ricoverati nelle terapie intensive neonatali di tanti ospedali della nostra Emilia-Romagna. Un progetto di donne Granarolo per le donne di Granarolo e della città di Bologna, un progetto che non ha eguali in Europa”, ha dichiarato il presidente Gianpiero Calzolari.
Francesca De Santis, responsabile governance, risk management e compliance e membro del Comitato Guida per la Parità di Genere, nella stessa nota sottolinea: “In un momento storico di grande attenzione alle tematiche di genere, la nostra azienda ribadisce il proprio impegno nel promuovere l’equità nel mondo del lavoro. È proprio negli ambienti tecnici come il nostro che ci aspettiamo i più rilevanti passi avanti, grazie ad una valorizzazione sempre più diffusa della presenza e del potenziale femminile, anche in ruoli manageriali. Ci impegneremo a raggiungere l’equità in ciascuna delle aree toccate”.
Per Riccardo Sebastiano Piaggi, direttore risorse umane, organizzazione e It, “l’ottenimento della Certificazione è solo un primo passo nel percorso di supporto all’Inclusione e la Diversità nel Gruppo. Conseguentemente, abbiamo definito un piano d’azione che sarà monitorato dal Comitato Guida per la parità di genere. Siamo convinti che le migliori azioni da implementare vengano attraverso il suggerimento da parte della popolazione aziendale; continuiamo, quindi, nel nostro percorso di ascolto di tutte e tutti”.