Apple, Disney e Samsung: la ricetta di un decennio d’oro

Foto di Nattanan Kanchanaprat da Pixabay
Gli ultimi dieci anni di analisi a cura di FutureBrand Index rilevano come questi brand non abbiano ceduto terreno grazie un approccio ben preciso

Arriva l'appuntamento con il Il FutureBrand Index 2024, che quest'anno ci offre una panoramica di tendenze e analisi degli ultimi dieci anni, mostrando in modo più netto quali sono i brand che restano sulla cresta dell'onda in modo duraturo e grazie a quali fattori. Mentre nomi come Boeing e Volkswagen escono infatti dal ranking e di indeboliscono, la triade Apple, Disney e Samsung conferma la chiusura di una stagione d'oro.

Nota metodologica: il FutureBrand Index valuta le performance delle aziende applicando i principi del branding. Partendo dall’elenco delle prime 100 aziende per capitalizzazione di mercato stilato da PwC, FutureBrand valuta ogni impresa in base alla forza del suo brand, utilizzando 18 attributi chiave che ruotano attorno alle aree di “experience” e “purpose”.

Le ragioni del successo

Apple, Disney e Samsung sono riusciti a consolidare la loro posizione come "future brand", grazie a una strategia che combina innovazione, coerenza e un forte focus sul purpose. "Un approccio ben studiato, che pone la percezione del brand al centro delle priorità di leadership, trasformandola in una leva strategica per il successo commerciale a lungo termine", sottolinea Jon Tipple, chief strategy officer di FutureBrand, parlando di principio della coerenza continuativa.
Secondo il report, il successo di questi tre giganti è legato alla loro capacità di non deviare dai propri valori fondamentali, anche in momenti di crisi o cambiamento. Hanno saputo investire in modo coerente nei propri brand, mantenendo un focus sullo sviluppo di esperienze di marca che uniscono fluidità e creatività. Questa strategia non solo ha rafforzato il loro appeal verso i consumatori, ma ha anche attratto i migliori talenti, contribuendo a costruire una solida leadership nel mercato.
Nello specifico, come noto al grande pubblico, Apple si distingue per la capacità di innovare mantenendo una forte coerenza nel design e un'immagine bilanciata tra esclusività e accessibilità (status symbol), nonché altamente riconoscibile (test di neuromarketing sostengono che nei fan del brand, quando vedono il logo, si attivino le stesse aree cerebrali dei religiosi nei momenti di fede). Disney è (ancora) maestra del racconto e delle emozioni aggiornate a un diverso livello di inclusione e rappresentanza. Samsung, dal canto suo, innova con ampiezza di gamma e rapida risposta ai trend di mercato.
È evidente che eccellere in una sola area non è più sufficiente. Per avere successo, i brand devono saper crescere costantemente in più attributi all’interno delle due aree di 'purpose' ed 'experience'. Affidarsi troppo alla 'coerenza' rischia di banalizzare il loro racconto. Concentrarsi eccessivamente sull'‘individualità’, invece, potrebbe portare a deludere i consumatori sul fronte del servizio effettivo. Sappiamo che le persone vogliono connettersi emotivamente con i brand, è questa la sfida per le aziende autentiche, lungimiranti e desiderose di lasciare un segno. La chiave per il successo a lungo termine risiede nell'equilibrio: saper attivare tutti i tasti giusti – i 18 attributi – che compongono la percezione di un brand", conclude Tipple.

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