La Milano fashion week prende il volo a Maplensa con Dhl

Dhl Express Italy, in occasione della Milano fashion week fa sfilare a Malpensa i suoi lavoratori con divise recuperate. Parola d’ordine: circolarità

La Milano fashion week arriva anche in provincia. Anzi, a ben vedere sconfina anche nel varesotto: allo scalo di Malpensa infatti Dhl Express Italy celebra l’industria del fashion (uno dei settori trainanti per l’azienda) diventando palco -anzi: passerella- di una sfilata di moda. 1.200 dipendenti e clienti hanno indossato capi realizzati dal recupero di divise di Dhl dismesse, cuciti da giovani studenti della Nuova accademia delle belle arti (Naba) e dell’Accademia di Brera, guidati dalla stilista Francesca Liberatore.

Con Dhl viaggiano la moda e il made in Italy
Le visive recuperate di Dhl

“Il nostro obiettivo -spiega Antonella Sada, head of public affairs, brand & communications and sustainability di Dhl Express Italy- è quello di supportare la crescita del made In Italy, facilitando l’internazionalizzazione delle imprese italiane, attraverso il nostro network globale che ci permette di raggiungere oltre 220 Paesi in tutto il mondo. In questo impegno l’hub di Malpensa rappresenta per noi un’infrastruttura strategica per l’export italiano e per questo l’abbiamo scelta come cornice ideale della sfilata”. Per Malpensa il fashion è il 3° settore per contributo all’export, destinato principalmente ai Paesi europei. L’hub di Malpensa conta oltre 112.000 colli lavorati al giorno, 58 movimenti aerei per 28 collegamenti diretti con 4 hub intercontinentali e 7 europei.

Moda e green

Nell’evento, parte rilevante ha sostenuto anche la circolarità. Un modo sempre più comune con cui le aziende comunicano il proprio approccio alla sostenibilità. “Abbiamo pensato a Malpensa -dice Francesco Capelli, managing director di Malpensa Hub- come location ideale per questa sfilata legata ai temi della circolarità: siamo in prima linea nella transizione verso una logistica sempre più sostenibile. Qui infatti sono full electric l’88% dei mezzi utilizzati per l’attività di carico e scarico degli aeromobili e il 35% dei mezzi per l’ultimo miglio”.

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