Da 17 anni il Rapporto Assalco-Zoomark fornisce agli operatori del settore i dati essenziali per comprendere lo stato del mercato del petfood e del pet care in Italia, oltre a evidenziare le tendenze sociali che riflettono i cambiamenti nel rapporto tra persone e animali da compagnia nel nostro Paese. Il Rapporto è redatto da Assalco (Associazione nazionale tra le imprese per l’alimentazione e la cura degli animali da compagnia) e Zoomark (fiera internazionale del pet food e del pet care che si tiene ogni due anni a Bologna), con il contributo di Circana e Anmvi (Associazione nazionale medici veterinari italiani). Come di consueto, anche la XVII edizione del Rapporto Assalco-Zoomark si articola in tre aree: mercato, sociale e salute, che insieme forniscono un quadro complessivo di un settore in costante evoluzione. Nel Rapporto Assalco-Zoomark 2024 si conferma la presenza di 65 milioni di animali domestici in Italia, cifra che comprende quasi 20 milioni di cani e gatti, oltre a conigli, uccellini, pesciolini e tartarughe. Un dato assolutamente nuovo e sorprendente è il fatturato di oltre 3 miliardi di euro generato solo dal petfood per cani e gatti nel 2023 nel mercato italiano (grocery, petshop tradizionali, petshop catene+gdo, secondo le rilevazioni di Circana). A tal proposito, il presidente di Assalco, Giorgio Massoni, ha commentato: “Nel 2023 il pet food si conferma un mercato resiliente e questo risultato conferma l’attenzione che i proprietari riservano ai loro pet, compagni di vita”.
Il comparto più rilevante: gli alimenti per cani e gatti
Nel 2023, il mercato dei prodotti per l’alimentazione di cani e gatti in Italia (canale grocery e specializzato) ha raggiunto un fatturato di oltre 3 miliardi di euro con un totale di 673.153 tonnellate vendute. Il mercato ha subito una significativa inflazione, con un aumento del fatturato del +13,4%, mentre le vendite in volume sono rimaste sostanzialmente stabili, con un livello comunque superiore a quello di due anni fa nonostante la forte crescita durante la pandemia. Negli ultimi 15 anni, il mercato del pet food ha visto un costante aumento del fatturato, mediamente superiore alla crescita dei volumi. Questo trend è spiegabile non solo dalla crescente adozione di animali da compagnia, ma anche dal processo di 'umanizzazione' dei pet, che porta i proprietari a spendere di più per prodotti di qualità superiore, personalizzati per le esigenze specifiche degli animali in base a razza, età, abitudini e patologie. Il mercato degli alimenti per gatti (umidi, secchi e snack) rappresenta il 55,3% del totale delle vendite a valore del settore grocery + petshop tradizionali + petshop catene + gdo, con un fatturato di 1.663,4 milioni di euro (+15,7% rispetto al 2022). A volume, gli alimenti per gatti costituiscono 308,9 tonnellate, equivalenti al 46% del totale del mercato. Gli alimenti per cani (umidi, secchi e snack) rappresentano il 44,7% delle vendite a valore del mercato, pari a 1.344,7 milioni di euro. All'interno di questa categoria, il 51,1% del fatturato proviene dai prodotti secchi, il 32,5% dagli umidi e il restante 16,4% dagli snack.
I singoli segmenti del pet food
Nel 2023, il mercato degli alimenti per cani e gatti in Italia, secondo i dati di Circana, ha continuato a mostrare tendenze positive a valore rispetto all'anno precedente in tutti i principali segmenti. Il segmento degli alimenti umidi si è confermato il più rilevante, con un fatturato di circa 1.467 milioni di euro, pari al 54,4% del mercato totale. Durante l'anno conclusosi a dicembre 2023, gli alimenti umidi hanno registrato una crescita del +13,4% a valore e un incremento dell'1,1% in volume. Il canale grocery, responsabile del 73% del fatturato (73,3% per gli umidi gatto e 72,9% per gli umidi cane), ha visto un aumento del fatturato del +16,5% e una crescita dei volumi dell'1,6%. Nel dettaglio degli alimenti umidi, il segmento principale è l'umido gatto, che rappresenta il 34,2% del valore complessivo degli alimenti per cani e gatti. Nel canale grocery, questo segmento ha mostrato una crescita del +18,4% a valore e del +2,4% a volume. Nei petshop tradizionali, invece, si è registrata una lieve crescita del fatturato (+1,2%) e una flessione dei volumi (-2,5%). L'umido cane, che costituisce il 14,5% del fatturato complessivo, ha visto una crescita del +12,3% a valore nel grocery, accompagnata da una leggera crescita a volume, mentre nei petshop tradizionali ha subito una contrazione sia a valore (-6%) che a volume (-11,8%). Nei petshop catene+gdo, entrambi i segmenti sono in forte espansione, con una crescita a doppia cifra per l'umido cane (+18,8%) e l'umido gatto (+18%), accompagnata da un aumento della domanda Il segmento degli alimenti secchi ha raggiunto un fatturato di 1.227 milioni di euro, con una crescita del +13,4% a valore e una diminuzione dell'1,1% in volume rispetto all'anno precedente, rappresentando il 40,8% del mercato totale: il 22,9% generato dal secco cane e il 17,9% dal secco gatto. Nel 2023, il grocery, che rappresenta quasi la metà delle vendite complessive, ha registrato una crescita a valore a doppia cifra sia per il secco gatto (+17,2%, con una leggera flessione a volume del -0,5%) sia per il secco cane (+15,1%, con una diminuzione del -4,3% a volume). Nel canale specializzato, nei petshop tradizionali, entrambi i segmenti sono cresciuti del +6,1%, con dinamiche diverse in termini di volumi: il secco gatto ha visto una riduzione dei volumi, mentre il secco cane ha mantenuto lo stesso livello di volumi. Nei petshop catene+gdo, i tassi di crescita sono stati a due cifre: secco cane +21,4% a valore e +8,8% a volume; secco gatto +21,4% a valore e +10% a volume. In termini di canali di vendita, il secco cane realizza la maggior parte delle sue vendite nei petshop tradizionali (42,7%), mentre il secco gatto nel grocery (quasi 2/3 delle vendite). Gli snack funzionali e fuoripasto per cani e gatti continuano a mostrare dinamiche positive, soprattutto a valore (+13%), mentre la crescita a volume è più lenta (+0,5%). Gli snack gatto stanno vivendo un momento di vitalità, con crescite a doppia cifra sia a valore che a volume, contribuendo alla performance positiva dell'intero segmento snack. Nel grocery, gli snack gatto sono cresciuti a valore del +26,3% (+17% in volume) e gli snack cane del +11,1% (-1,7% in volume). Nel canale specializzato, la dinamica positiva è guidata principalmente dai petshop catene+gdo, con una crescita a doppia cifra per entrambi gli snack: +16,5% per gli snack cane e +18,2% per gli snack gatto. Nei petshop tradizionali, invece, gli snack cane hanno mostrato una contrazione sia a valore che a volume, mentre gli snack gatto hanno visto una crescita dell'8,1% a valore e un aumento del 2,7% a volume.
Alimenti per altri animali, accessori e lettiere
Le altre categorie oggetto d’indagine (alimenti per altri animali, accessori e lettiere) sono rilevate nella sola gdo (ipermercati, supermercati e lsp-libero servizio piccolo 100-399mq). Gli alimenti per altri animali mostrano un incremento del +5,8% a valore, sviluppando un fatturato di 14 milioni di euro presso la grande distribuzione organizzata. Il segmento principale si conferma quello degli alimenti per uccelli che copre quasi il 45% del valore, mentre gli alimenti per roditori, al secondo posto, rappresentano il 34% del totale. Anche il mercato degli accessori (prodotti per l’igiene, antiparassitari, giochi, guinzagli, cucce, ciotole, gabbie, voliere, acquari, tartarughiere e utensileria varia) si conferma in crescita di +6% rispetto allo scorso anno. A trainare questo mercato è il segmento dell’igiene (tappetini assorbenti igienici, salviette, shampoo, spazzole, deodoranti, prodotti per la cura e la bellezza), che vale oltre il 51% del segmento. Per quanto riguarda le lettiere per gatti, si conferma il trend molto positivo degli ultimi anni: nell’anno terminante a dicembre 2023, nel canale Gdo, hanno sviluppato una crescita di fatturato a doppia cifra +14%.
Le performance dei vari canali
In riferimento al mercato degli alimenti cane e gatto nel canale petshop tradizionale, nell’anno terminante a dicembre 2023 si assiste a una crescita del mercato in termini di fatturato (+3,2 % verso lo scorso anno) a fronte di una riduzione dei volumi (-1,8% verso lo scorso anno). Gli alimenti per cane si confermano la categoria più importante nel petshop tradizionale: realizzano il 58% del totale alimenti pari a 405,3 milioni di euro. Gli alimenti per gatto sviluppano 294,5 milioni di euro e rappresentano il 42% del fatturato. Gli alimenti per cane e gatto mostrano dinamiche simili in termini di segno nel canale: gli alimenti gatto hanno sviluppato un incremento di fatturato pari a +3,3% (-2,3% in volume) e gli alimenti cane +2,8% (-1,7% in volume). Nel 2023 i petshop catene+gdo hanno sviluppato un incremento del fatturato di +19,7% con una crescita dei volumi del +7,7%. Gli alimenti per cani hanno sviluppato il 52% del fatturato (pari a 202,7 milioni di euro e 29,8 mila tonnellate), gli alimenti per gatto il restante 48% del fatturato petshop catene+gdo degli alimenti per cane e gatto (187,1 milioni di euro e 18,2 mila tonnellate). Tutti i segmenti sono in crescita: gli alimenti per cane mostrano un tasso di crescita di poco superiore rispetto agli alimenti per gatto, ma con trend a volume perfettamente allineati. Rispetto al petshop tradizionale, nei petshop catene+gdo si evidenzia una maggiore canalizzazione degli alimenti per gatti (38% a volume vs 31,7% del petshop tradizionale) ed in particolar modo dell’umido gatto (22,4% a volume vs 19,2% del petshop tradizionale). Nell’anno terminante a dicembre 2023, il mercato degli alimenti per cane e gatto nella Gdo (Ipermercati + Supermercati + Libero Piccolo Servizio) ha sviluppato una crescita di fatturato pari a +16,3% a fronte di una riduzione a volume del -0,3%. Il livello di volumi sviluppati è comunque più alto rispetto al 2020. Anche nel 2023, in gdo il pet food ha sviluppato una crescita superiore a quella del totale comparto del largo consumo confezionato che ha visto un incremento delle vendite in valore pari a +8,8%.
Le richieste in materia fiscale
Tema sempre attuale rimane il carico fiscale sugli alimenti per cani e gatti e sulle loro cure: l’aliquota Iva del 22%, usualmente attribuita a prodotti e servizi non essenziali, che assimila il pet food e le visite veterinarie a un lusso. La richiesta di riduzione dell’aliquota iva al 10%, sostenuta coralmente da associazioni animaliste e dei consumatori, dalle principali associazioni veterinarie nonché dal mondo industriale, è in linea con la normativa europea che indica i prodotti alimentari per animali tra quelli a cui è possibile applicare le aliquote agevolate. “Convivere con un pet comporta responsabilità -afferma a questo proposito il presidente Massoni- I proprietari desiderano fornire un’alimentazione equilibrata e nutriente, prendersi cura della salute dei propri animali da compagnia, educarli alla convivenza e al rispetto degli spazi comuni. È quindi necessario l’acquisto di prodotti d’uso quotidiano, oltre ad alcune spese, che incidono sul bilancio familiare. In Germania, ad esempio, in considerazione della quotidianità d’utilizzo del pet food, allo stesso viene applicata un’aliquota iva ridotta, pari al 7%. Significa che gli italiani sugli stessi prodotti sono gravati da un’imposta sul valore aggiunto 3 volte superiore, pari al 22%. La riduzione dell’aliquota iva sugli alimenti per cani e gatti e sulle prestazioni veterinarie al 10% potrebbe influire sul numero di abbandoni e cessioni, un atto deprecabile ma che sempre più spesso è causato da motivazioni economiche".