Crescono i numeri di Fruttagel, spinta dal biologico

Ricavi a quota 155 milioni di euro per la cooperativa. La produzione naturale al 25% del totale

Fruttagel ha archiviato l’esercizio 2023 con un fatturato sopra i 155 milioni di euro, quasi 8, 7 milioni in più rispetto al 2022. Una performance frutto di una crescita a valore a fronte di una leggera contrazione a volume (legata soprattutto agli eventi climatici). Il risultato è maturato in un contesto di aumento dei prezzi di listino ottenuto nel 2022.

Tornando al 2023, il risultato netto positivo di gestione è stato di oltre 2,7 milioni. La posizione finanziaria netta presenta un miglioramento di 8,8 milioni di euro rispetto all’anno precedente, con un saldo negativo alla fine del 2023 di 53,6 milioni. Il patrimonio netto risulta pari a quasi 60 milioni, con un incremento di oltre 2 milioni di euro rispetto al valore dell’anno precedente.

Biologico a un quarto del lavoro

Il fatturato del biologico costituisce il 25% del totale mantenendosi stabile nel retail e in crescita nel canale fuori casa rispetto al 2022. I fatturati di vendita per linea di prodotto sono stati: ortaggi surgelati 46,2%, succhi di frutta, bevande a base frutta, bevande vegetali e tè 36%, derivati del pomodoro 16,3%, altri ricavi 1,5%.

“Due sono stati i fattori che hanno reso particolarmente sfidante il 2023: il fenomeno inflattivo che ha comportato la modifica del carrello alimentare dei consumatori e, soprattutto, gli eventi atmosferici calamitosi - afferma Paolo Cristofori, direttore generale della cooperativa di trasformazione agroindustriale fondata ad Alfonsine nel 1994 e attiva nella produzione di bevande a base di frutta e di legumi/cereali, derivati del pomodoro e ortaggi surgelati -. Alla siccità è seguita l’alluvione del mese di maggio che ha colpito la Romagna. Dal punto di vista della produzione abbiamo perso circa 2.700 tonnellate tra ortaggi surgelati e materia prima da superfici già seminate, con conseguenti minori produzioni complessive”.

Impegno sul fronte della sostenibilità ambientale

Intanto l’azienda ricorda di aver chiuso il 2023 raggiungendo il 32,4% dell’energia autoprodotta tramite impianto di cogenerazione nello stabilimento di Alfonsine e il 9,4% di acqua recuperata su approvvigionamento tramite impianto di depurazione. Negli ultimi quattro anni, sono 2.500 ton le minori emissioni di CO2 prodotte a seguito degli investimenti realizzati.

“Valutiamo con attenzione anche l’applicazione dell’intelligenza artificiale nei processi produttivi - racconta Stanislao Fabbrino, presidente di Fruttagel. “Quello in corso è un anno importante, dato che festeggiamo i nostri 30 anni”, conclude.

 

 

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