Surgelati: apprezzati per bontà, consistenza e percezione di freschezza

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Surgelati: apprezzati per bontà, consistenza e percezione di freschezza
Oltre 9 italiani su 10 li portano in tavola, 4 su 10 ne consumano più che in passato e risultano più convenienti per risparmio tempo/costi/cibo sprecato

Secondo la fotografia scattata da AstraRicerche per IIAS (Istituto Italiano Alimenti Surgelati), gli alimenti surgelati sono ormai presenti sulle tavole di oltre 9 italiani su 10, di cui 1 su 2 (53%) ne fa un uso abituale.

I dati indicano inoltre che il trend di consumo nell'ultimo quinquennio è positivo: 4 italiani su 10 dichiarano di aver incrementato gli acquisti di surgelati; in particolare, i più giovani (50% GenZ e 45% Millennials) e le famiglie con bambini (48%). I maggiori consumi spingono le vendite: nel canale retail, si registra +10% negli ultimi 5 anni.

Comodità, praticità, anti-spreco sono tra i driver d'acquisto di questi prodotti, consumati soprattutto a casa nella quotidianità familiare (68,7%) e oggi percepiti positivamente anche per gusto e per convenienza economica.

Un consumo consapevole, avvalorato dall'elevato livello qualitativo riconosciuto oggi ai frozen food: al palato, oltre la metà degli italiani apprezza i prodotti surgelati per bontà, consistenza e percezione di freschezza. Lo confermano i dati del Blind Taste Test condotto da AstraRicerche, da cui è emerso che il 61% degli intervistati preferisce il gusto del minestrone surgelato vs. il fresco; il 64% quello del merluzzo e il 66% ritiene i fagiolini in versione frozen più buoni dei freschi.

"Gli ottimi risultati emersi dal blind test a favore dei frozen food - sottolinea Giorgio Donegani, presidente IIAS - stridono in modo eclatante anche con l'immotivata persistenza, nella legislazione italiana, dell'obbligo di apporre un asterisco accanto agli alimenti surgelati nei menù dei ristoranti. L'asterisco è di fatto un'informazione retaggio di un mondo passato che non esiste più, che poggiava sull'implicita convinzione che un alimento surgelato fosse un prodotto di qualità inferiore rispetto al fresco. Una concezione ormai palesemente superata e anacronistica che finisce solo per penalizzare questi prodotti, che invece i consumatori prediligono”.

Anche in termini di convenienza economica, i surgelati abbattono un vecchio tabù, rivelandosi meno costosi dei freschi: se si considera il loro valore totale (costi + tempi di preparazione + spreco alimentare), i fagiolini freschi, ad esempio, "costano” il 53% in più dei surgelati; i filetti di merluzzo il 60% in più; e per preparazioni più complesse come la paella, si arriva addirittura a una differenza del 246% a favore del frozen.

Ma nonostante sia cresciuta la consapevolezza dell'elevato valore qualitativo dei frozen food, permangono alcune credenze erronee: 2 consumatori su 10 considerano ancora "surgelato” e "congelato” come sinonimi; circa 1 su 3 non è ben informato sui corretti metodi di scongelamento; solo 4 su 10 sanno che gli alimenti surgelati non contengono conservanti.

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