Dopo l’intervento del 2017, con cui l’ex proprietà di Olio Dante e le banche creditrici si erano accordate per cedere il debito al fondo Oxy Capital, interviene illimity, la banca creata da Corrado Passera. Da illimity arrivano i mezzi per coprire il fabbisogno di circolante attraverso lo strumento del “factoring pro soluto”. Comperato parte del debito: ora l’istituto è il principale creditore. Al sicuro i bisogni immediati di liquidità, una ventata d’ossigeno per Olio Dante.
Olio Dante, i motivi dietro le difficoltà finanziarie
Dall’azienda, riferiscono al Corriere della Sera che ad aver portato l’azienda in acque turbolente è stato il combinato di un calo di volumi, l’eccessiva leva finanziaria e un posizionamento sbagliato. Fattori che hanno portato a una crisi di liquidità conclamata nel 2016. Da allora, l’ex proprietà Mataluni e le banche hanno deciso di coinvolgere soggetti terzi. Ad accompagnare il processo anche una ristrutturazione dell’organico aziendale, passato da 150 a 60 dipendenti.
Il progetto di Olio Dante per poter tornare in acque serene
Olio Dante si pone l’obiettivo di tornare in bonis al termine del progetto di ristrutturazione atteso nel 2026.