La prima battaglia vinta dai trattori in marcia, spinge Confcooperative a richiedere a gran voce un nuovo dietrofront all’Ue.
“Dopo il ritiro della proposta dei fitofarmaci, chiediamo ora un radicale cambiamento rispetto a un’altra proposta normativa su cui abbiamo espresso fin dall’inizio molte riserve, ovvero il nuovo regolamento sugli imballaggi che la Commissione ha presentato nel novembre 2022 e che proprio in questi giorni è approdato all’esame finale del trilogo tra le tre istituzioni europee, Consiglio, Parlamento e Commissione”. Così il presidente di Confcooperative Fedagripesca, Carlo Piccinini, in occasione dell’inaugurazione a Berlino di Fruitlogistica.
Spirito giusto, ma misure sbagliate
“Pur condividendo in linea generale l’obiettivo di una riduzione dell’uso della plastica per gli imballaggi – spiega Piccinini – le norme proposte sono a nostro avviso sproporzionate rispetto al problema individuato. Ci opponiamo infatti fermamente al drastico divieto che colpirebbe il comparto ortofrutticolo di utilizzo di imballaggi per confezioni inferiori a 1,5 kg. È una proposta arbitraria, discriminatoria e sproporzionata che non potrà che avere come risultato un maggiore spreco alimentare, dal momento che il prodotto sfuso presenta tempi più rapidi di deperibilità e in taluni casi anche rischi per la sicurezza alimentare”.
Piccinini lamenta che il divieto “potrebbe anche comportare per le esportazioni verso paesi terzi una anti-economicità per le imprese, chiamate a produrre linee di packaging diverse da quelle utilizzate nei mercati principali”.
Il peso degli imballaggi per i prodotti freschi
Gli imballaggi per i prodotti freschi rappresentano solo l’1,5% del totale degli imballaggi alimentari utilizzati oggi nell'Ue (fonte: Freshfel). Quindi invita a non trascurare il fatto che gli imballaggi abbiano “anche e soprattutto l’obiettivo di proteggere i prodotti freschi evitando manipolazioni”.
