Il valore economico condiviso generato da Sanpellegrino in Italia nel 2022 è 2,5 miliardi di euro, il 10% in più rispetto al 2021, quasi 3 volte il fatturato del Gruppo e lo 0,13% del Pil italiano nel 2022. Il 96% di questo valore condiviso è andato agli stakeholder esterni e solo il 4% è stato trattenuto all’interno dell’azienda. I tre fronti della sostenibilità sono: ambiente (acqua e fonti nel caso di Sanpellegrino), processi produttivi (logistica e packaging inclusi) e persone (dipendenti, comunità di riferimento).Sono fronti comuni a tutte le aziende che vogliono impegnarsi per migliorare il proprio modo di produrre, lavorare e agire verso l'ambiente naturale e umano.
Sanpellegrino non ha bisogno di presentazioni e salamelecchi aziendalistici: è un marchio storico della nostra cultura produttiva, e inoltre lavora in un campo -le acque minerali e le bibite non alcoliche- particolarmente coinvolto sul piano della sostenibilità ambientale. Il nuovo report di sostenibilità registra anche gli impegni che Sanpellegrino si è proposta di raggiungere nei prossimi anni per un impatto positivo sul pianeta. Eccoli, in sintesi:
- certificare entro il 2025 tutti i propri stabilimenti secondo lo standard dell’International AWS.
- rendere entro il 2025 tutti i propri packaging riciclabili o riutilizzabili
- dimezzare l’utilizzo di plastica vergine nei propri imballaggi entro il 2025.
- generare entro il 2025 un impatto positivo sul ciclo dell’acqua attivando progetti in grado di rendere disponibile ai bacini idrografici in cui il Gruppo opera quantitativi aggiuntivi di acqua.
L’impegno per l’acqua
E perciò partiamo dalle iniziative messe in campo da Sanpellegrino per preservare le sorgenti e i territori circostanti, e rigenerare i cicli idrogeologici nelle aree in cui è presente. Un esempio è La fonte della biodiversità di Acqua Panna, progetto sviluppato in collaborazione con Federparchi e la Scuola Sant’Anna di Pisa: percorso di tutela e monitoraggio della biodiversità della tenuta di Acqua Panna a Scarperia, che ha portato, fra l’altro, alla nascita di un’ulteriore iniziativa per la tutela degli insetti impollinatori, con la costruzione di un Bee Hotel in materiali naturali per dare rifugio ad api e farfalle diurne.
Prosegue l’impegno per ottenere entro il 2025 in tutti gli stabilimenti la certificazione AWS (Alliance for Water Stewardship), standard riconosciuto a livello internazionale per la promozione della gestione sostenibile dell’acqua come risorsa condivisa nel mondo. Sono stati già certificati i siti produttivi di Ruspino e Scarperia, in cui vengono imbottigliati i due brand internazionali di acqua minerale, S.Pellegrino e Acqua Panna. Lo stabilimento di Cepina verrà certificato entro il 2024 e San Giorgio in Bosco entro il 2025.
Sanpellegrino attiva interventi di tutela dell’acqua che non riguardano soltanto le sue fonti, ma anche ìi bacini idrici dei territori in cui sono presenti i suoi siti produttivi. L’obiettivo è attivare entro il 2025 progetti che rendano disponibile alle comunità locali quantità aggiuntive di acqua attraverso interventi di rigenerazione dei cicli idrogeologici che avranno un impatto positivo sulla quantità, qualità, accessibilità della risorsa, per rispondere ad esigenze del territorio. Il Gruppo ha quindi identificato una serie di progetti da sviluppare con università, consorzi e stakeholder locali, i cui risultati vengono misurati attraverso la metodologia del Volumetric Water Benefit Accounting (VWBA) del World Resources Institute.
Un esempio è il Progetto Vaia: a Cepina Valdisotto (So), territorio di origine di Levissima, verranno implementate attività di rimboschimento del suolo per recuperare i pendii boschivi danneggiati dalla tempesta Vaia del 2018. Il progetto aumenterà la capacità di ricarica delle falde sotterranee, proteggendo la biodiversità e aumentando la capacità di assorbimento di anidride carbonica del bosco.
Nel Comune di Barberino del Mugello, territorio di origine di Acqua Panna, San Pellegrino ha sviluppato il Progetto Fonte Voltone per potenziare l’acquedotto pubblico al quale verrà collegata un'ex sorgente di proprietà di Sanpellegrino, detta “Voltone”, attualmente non utilizzata, per incrementare la fornitura idrica alle frazioni montane e incrementare un accesso costante all'acqua anche in periodi di scarsità idrica. Sanpellegrino realizzerà la condotta di allacciamento, e si impegna a garantire in futuro la manutenzione periodica dell’opera di presa.
“Il Bilancio di sostenibilità illustra il nostro approccio, fondato sulla creazione di valore condiviso, porta alle comunità in cui operiamo, alle persone, all’ambiente -commenta Michel Beneventi, amministratore delegato Gruppo Sanpellegrino–. Grazie agli investimenti sui nostri stabilimenti e nei territori in cui siamo presenti, che nel 2022 sono ammontati a oltre 40 milioni di euro, diamo vita a progetti di ampio respiro che mirano a prendersi cura delle aree naturali e dei bacini idrici correlati e a rigenerare i cicli idrogeologici e gli ecosistemi dei territori in cui si trovano le nostre fonti. Sanpellegrino ha recentemente ottenuto lo status di B Corp. Questo significa, non solo che la nostra azienda soddisfa standard elevati di impatto sociale, ambientale e trasparenza, ma anche che si impegna costantemente a misurare e migliorare le proprie performance ambientali e sociali, come testimonia il Bilancio di sostenibilità, che rappresenta un momento per fissare i traguardi raggiunti, prima di ricominciare il cammino per migliorare ulteriormente”.
Ottimizzazione dei processi industriali
I processi di imbottigliamento di tutti gli stabilimenti mirano alla riduzione (massima) degli impatti ambientali, partendo proprio dal consumo di acqua. Una gestione responsabile e sostenibile di questa risorsa parte proprio dai progetti per ridurre, riutilizzare e riciclare l'acqua impiegata in tutte le attività produttive, che hanno permesso al Gruppo di risparmiare negli ultimi 5 anni 295 milioni di litri. È così che nel 2022 si è arrivati a consumare 0,07 litri di acqua di processo per ogni litro di acqua minerale imbottigliato, in diminuzione rispetto agli 0,08 litri di acqua utilizzati nel 2021.
Per quanto riguarda invece l’approvvigionamento energetico, fin dal 2011 tutti i siti produttivi utilizzano il 100% di energia elettrica acquistata da fonti rinnovabili. Sanpellegrino implementa attività e strategie per destinare al recupero il 100% dei rifiuti provenienti dagli stabilimenti.
Packaging riciclato e riciclabile e logistica sostenibile
Nel 2022 il Gruppo ha utilizzato 7.246 tonnellate di R-PET, il 55,5% in più rispetto al 2021, riducendo di un uguale quantitativo l’uso di Pet vergine. Lo scorso anno sono state aggiunte due nuove referenze con bottiglia 100% di R-PET, dopo che nel 2021 l’azienda era stata la prima in Italia a lanciare, con il brand Levissima, una bottiglia realizzata con il 100% di plastica riciclata R-PET.
Il Gruppo si impegna anche nello sviluppo di una logistica ottimizzata, integrata e innovativa, che utilizzi tutti gli strumenti a disposizione per ridurre l’impronta ecologica. Lo studio e il miglioramento costante dei flussi logistici include l’impiego di mezzi di trasporto sostitutivi rispetto alla gomma su strada, preferendo ove possibile il trasporto ferroviario, e la sperimentazione su scala sempre più ampia di carburanti alternativi, con il passaggio a mezzi alimentati a GNL (un combustibile a basse emissioni di CO2 e di ossidi di azoto) e Bio-GNL (gas naturale liquefatto biologico che non proviene da fonti alimentari). Oggi più del 60% dei prodotti del Gruppo, in Italia, viene trasportato su mezzi a basso impatto ambientale: il 21% viaggia in treno, il 17% via mare, mentre il 39% del restante prodotto trasportato su strada, viaggia su mezzi alimentati a GNL e Bio-GNL. Un altro importante traguardo per la logistica sostenibile è stata l’inaugurazione ad aprile 2023 del primo camion 100% elettrico a zero emissioni dedicato a Levissima.
Persone al centro
Non meno importanti in ottica di Esg i progetti di Gruppo Sanpellegrino per il benessere e la crescita delle circa 1.450 persone che lavorano negli uffici di Assago e nei siti produttivi di Lombardia, Veneto e Toscana. Un esempio è l’introduzione nel 2022 di Nestlé Baby Leave, che concede un congedo retribuito di tre mesi al 100% della retribuzione ai secondi genitori entro i primi sei mesi dalla nascita o dall’adozione di un figlio o figlia. A distanza di un anno dal lancio il 79% dei secondi genitori ha usufruito della Nestlè Baby Leave con un miglioramento della gestione bilanciata dei carichi in famiglia. L’impegno a favore dei lavoratori è risultato, infatti, uno dei punti di forza del Gruppo nel processo che ha portato Sanpellegrino a diventare una B Corp certificata.