Incentivi per 5,7 milioni di euro. E’ la somma assegnata da Mutti ai propri fornitori a valle di una campagna di lavorazione del pomodoro caratterizzata da una partenza tardiva, a causa delle avverse condizioni climatiche che hanno interessato i mesi di maggio e giugno, e da un incremento senza precedenti del prezzo del pomodoro, che ha toccato i 150 euro a tonnellata (+38% rispetto ak 2022).
Focus sulla qualità
“Mutti ha pienamente centrato l’obiettivo della qualità grazie all’impegno delle oltre 800 famiglie di agricoltori conferitrici della materia prima poi trasformata dall’azienda - fa sapere in una nota l’azienda -. Impegno, questo, che anche quest’anno è stato riconosciuto e premiato attraverso un ampio programma di incentivi economici, che si aggiungono al prezzo concordato per il pomodoro e che contribuiscono a stimolare un circolo virtuoso a favore della qualità della materia prima, pari a 5,7 milioni distribuiti lungo tutta la filiera”.
Il premio
Oltre agli incentivi, per Mutti il massimo riconoscimento per la qualità della materia prima è il Premio Pomodorino d’Oro Mutti, oggi alla sua 24esima edizione, nato per valorizzare la qualità del pomodoro conferito e l’impegno dei migliori agricoltori che hanno contribuito alla buona riuscita della campagna di lavorazione del pomodoro, e stimolare un processo di costante miglioramento della materia prima.
Ad aggiudicarsi il primo posto per il pomodoro tondo è stata la Società Agricola Franzoni, con sede Gualtieri (RE). La famiglia Franzoni è stata pioniera, in stretta collaborazione con Mutti, del progetto Instafactory, per trasformare il pomodoro in passata direttamente sul campo, e si è particolarmente distinta negli anni, tanto da detenere il record di trofei del Pomodorino d’Oro Tondo Mutti, vinto sei volte dal 2010. Per il pomodoro datterino, unica delle quattro categorie che vede competere entrambe le filiere, Nord e Sud, a essere premiata è stata l’Azienda Agricola Bosco, di Stefano e Marina Bosco, situata a Coenzo (PR).
“Siamo passati veramente attraverso i decenni, partendo da una piccola stanza dove premiavamo fra 15 agricoltori quello che era il migliore e via via crescendo. Questa crescita credo sia la stessa che hanno avuto i nostri agricoltori e che ha avuto la nostra azienda – commenta Francesco Mutti, ad dell’azienda di famiglia.