Il patto di governance e la nuova holding strumentale di Passepartout

Passepartout governance
La continuità aziendale attraverso l'innovazione e acquisizioni, la priorità di Passepartout con la nuova governance

Settembre è tempo di bilanci e di annunci per Passepartout, in occasione dell'annuale convention aziendale Meep 2023 in Calabria, presso il Falkensteiner Resort. Il presidente Stefano Franceschini annuncia il patto di governance e la nascita di una nuova holding strumentale, Gruppo Passepartout Italia.

Nuovo assetto societario, la governance Passepartout

Il presidente e fondatore di Passepartout Stefano Franceschini ha annunciato di aver ceduto tutte le quote societarie ai 4 figli, i quali operano in azienda con ruoli diversi ritagliati in base alle diverse attitudini e desideri. Lorenzo, il figlio minore, sta ancora studiando, ed Elena, laureata in marketing e comunicazione d'azienda, hanno il ruolo di "soci competenti", nel senso che conoscono e vivono da sempre il business di famiglia e possono sempre dare un contributo. Paolo e Mauro Franceschini sono i soci operativi. In particolare, Paolo Franceschini, laurea in economia e commercio, 25 anni in azienda, con il ruolo di vice presidente del Cda; Mauro Franceschini, con il ruolo di direttore generale del Cda, direzione amministrativa e amministratore della nuova holding, ha seguito parallelamente la carriera di pilota aereo militare.

Passepartout governance
Stefano Franceschini

Al timone dell'azienda rimane sempre Stefano Franceschini. "Comando ancora - commenta scherzosamente - ma loro con il tempo hanno imparato la filosofia dell'azienda e sono pronti ad affiancarmi. Il mio orizzonte rimane ristretto, ma i progetti di Passepartout devono avere un orizzonte ben più vasto, è questo il senso del loro ingresso in azienda". La continuità è la priorità del presidente, e di tutti, anche nel rispetto dei partner che hanno investito tanto nelle tecnologie di Passepartout.

Il  presidente ripropone l'immagine dell'azienda come un tronco dai tanti rami, che rappresentano le competenze di cui si serve per viaggiare ininterrottamente verso l'innovazione: l'albero dei frutti diversi. È la modalità di crescita per acquisizioni che ha suggerito a Passepartout, che ha sede a San Marino e in capo alla quale rimane la proprietà dei software (Mexal, Passcom, Welcome, Menu, retail, Beauty, Plan e Paghe), di costituire la holding italiana che invece aggrega le società acquisite, IF Technology, Zerodo e Top Soft. Quest'ultima società è in realtà un ramo d'azienda acquisito quest'anno da uno dei partner di Passepartout insieme al software Puffin Crm. La nuova governance permetterà di garantire una crescita costante, nel pieno rispetto del lavoro degli oltre 300 partner di Passepartout.

Il patto di governance

Un lungo percorso, Passepartout si è fatta affiancare da The European House - Ambrosetti, per scrivere e approvare un patto di governance che regolasse, nel rispetto dei valori evidenziati da Stefano Franceschini e delle sensibilità dei figli, sia il passaggio generazionale che le possibili avversità che le aziende possono attraversare, all'insegna della continuità.

Da sx: Paolo, Elena e Mauro Franceschini intervistati dalla giornalista di Sky TG 24 Tonia Cartolano

Un patto che serve anche a dare sicurezza ai partner, e ai loro investimenti, per il futuro. "L'azienda - dice Mauro Franceschini - è il quinto fratello. Il patto di governance separa le logiche famigliari da quelle aziendali e la sua potenza sta nella semplicità". "Un sistema di regole - spiega Paolo - che serve a gestire, tenere sott'occhio, i rapporti famigliari, l'assetto societario, la definizione dei ruoli, la gestione degli stalli". Passepartout ha fatto il passaggio da azienda famigliare a manageriale grazie al patto di governance condiviso, costruito sull'affetto e la stima reciproca. Così le attitudini dei 4 fratelli si valorizzano e si assicura la continuità dell'impresa.

Un clima aziendale piacevole cui Passepartout crede molto, ritenendo che sia anche la chiave per attrarre talenti, soprattutto in questa fase nella quale è difficile trovare personale qualificato. Talenti che però bisogna saper valorizzare, come è stato per chi al Meep 2023 è sul palco a raccontare il lavoro di aggiornamento e innovazione sulle soluzioni software: il direttore commerciale Andrea Rosa, il direttore  R&D dell'area horeca-retail Rudy Ricci, il direttore analisi e sviluppo dell'area imprese Christian Pari, il direttore del customer service area commercialisti Simone Casadei Valentini, il direttore marketing Elena Di Conza, il direttore esecutivo IT Stefano Benzi.

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