Per le strategie di crescita, Bofrost Italia (fatturato 2022-2023 di 297 milioni di euro) attiverà investimenti e sviluppi su più fronti: arricchimento del catalogo con oltre 100 novità all’anno focalizzate sulle eccellenze italiane regionali e locali; rinnovo delle filiali in chiave di sostenibilità; e 400 nuovi inserimenti tra venditori e promoter per portare l’offerta a oltre 1 milione di famiglie clienti. "L’anno commerciale 2022-23 –commenta Gianluca Tesolin, amministratore delegato di Bofrost Italia– ha visto Bofrost consolidare la propria posizione di leader in Italia nella vendita a domicilio di specialità alimentari non solo nei surgelati, nostra categoria storica, ma anche nei freschi, che in pochi anni sono arrivati a rappresentare il 10% del fatturato, con una crescita di 5,5 milioni di euro solo nell’ultimo esercizio. Per il futuro abbiamo grandi aspettative di crescita, grazie a una formula basata sull’eccellenza del prodotto e del servizio".
La comodità della consegna a domicilio è storicamente una delle principali motivazioni di acquisto per i clienti dell’azienda di San Vito al Tagliamento (Pn). L’altro punto di forza è la capacità di personalizzare l'offerta per una clientela dai gusti diversificati, che comprende sia chi predilige cibi legati al territorio, sia chi è più incline alla sperimentazione di nuovi piatti e ingredienti. "Per essere sempre in linea con questi trend facciamo un grande lavoro di analisi e ascolto con l'obiettivo di sviluppare proposte ad hoc per ogni tipologia di consumatore –sottolinea Tesolin–. Un altro aspetto che ci contraddistingue è l'attenzione con cui curiamo il rapporto diretto con i clienti attraverso la nostra rete di venditori e venditrici".
Anche per questo motivo, nel 2023-2024 Bofrost Italia programma 400 nuovi inserimenti in tutta Italia: 100 venditori e 300 promoter, che riceveranno formazione mirata e strumenti digitali avanzati per gestire gli ordini.
Prosegue anche il rinnovo delle filiali, con nuove aperture e ristrutturazioni in ottica di sostenibilità: dagli investimenti sul fotovoltaico (che già oggi garantisce il 15% del fabbisogno energetico di Bofrost) all’installazione di impianti di refrigerazione a CO2 che riducono del 30% i consumi. Questa tecnologia, già adottata nella sede centrale di Bofrost a San Vito al Tagliamento e nelle prime due filiali rinnovate nel 2022 (Brescia e Venezia), sarà progressivamente estesa anche alle altre strutture dell’azienda.