Princes Industrie Alimentari, la società che gestisce a Foggia il più grande stabilimento in Europa per la trasformazione del pomodoro, ha dato il via alla nuova stagione del pomodoro. Secondo le previsioni dell’azienda, da fine luglio a fine settembre saranno lavorate circa 200.000 tonnellate di pomodoro made in Puglia, e assunte 1.100 persone (da dedicare ai reparti agronomici, logistica, produzione e controllo qualità) per far fronte alle necessità della campagna.
Rispetto al 2021, per questa stagione si prefigura una flessione della produzione con riduzione delle rese in campo. Una situazione su cui hanno inciso fortemente il conflitto internazionale (aumento dei costi di produzione quali quelli di energia e materie prime) e la crisi climatica: secondo recenti stime di Coldiretti le alte temperature e la carenza idrica comporteranno una riduzione dell’11% del raccolto di pomodoro. Una situazione che può essere affrontata solamente promuovendo il ruolo della filiera, predisponendo contratti triennali per i produttori (con l'obiettivo di offrire un prezzo certo) e anche anticipando la contrattazione con le parti produttive e la firma degli accordi per facilitare la programmazione degli investimenti.
Princes, sin dal suo arrivo in Italia dieci anni fa, ha messo in campo queste politiche che costituiscono oggi asset di difesa per il comparto del pomodoro 100% made in Puglia in un contesto che potrebbe minarne lo sviluppo e la crescita nel futuro, danneggiando l’intero Paese.
“Oggi come mai è necessario essere netti e riconoscere che siamo di fronte a una sfida senza precedenti che mette a rischio l’intero comparto del pomodoro del Mezzogiorno italiano; una situazione che può essere affrontata in modo efficace solo mettendo al centro il ruolo della filiera -commenta Gianmarco Laviola, amministratore delegato di Princes Industrie Alimentari-. Come Princes abbiamo fortemente agito in tale direzione, con strumenti come l’accordo di filiera e la collaborazione con Coldiretti e oggi ne siamo ancora più convinti. È necessario che istituzioni, aziende, associazioni e professionisti lavorino per rinsaldare e rilanciare il pomodoro 100% made in Puglia ed etico senza tentennamenti: questo per Princes significa costruire la sostenibilità ambientale, sociale e ovviamente economica della filiera”.