Sulla scalinata del centro commerciale Aura campeggia il volto di Gigi Proietti: è uno degli omaggi di Diavù Vecchiato ad attori e attrici ritratti/e su iconiche scalinate romane

Il centro commerciale Aura (quartiere di Valle Aurelia), e più precisamente la scalinata d'accesso alla piazza ristorazione, "espone" un Gigi Proietti sorridente: è una delle realizzazioni più iconiche della street art romana, firmata da David Diavù Vecchiato, fondatore e curatore di M.U.Ro. (Museo di Urban Art di Roma). Il ritratto di Proietti si aggiunge così alle altre 5 scalinate artistiche sparse per Roma, fra le quali ricordiamo quella del Mercato Andrea Doria (Mercato Trionfale), realizzata dallo stesso Diavù, e che ritrae Anna Magnani (con gatto).

Diavù al lavoro: foto di Elsa Campini

Street art di tendenza anche nei centri commerciali

La nuova opera dedicata a Proietti ravviva la scalinata più lunga di accesso al centro commerciale Aura, che si trova nella Piazza dell’antica Fornace Veschi. È un omaggio a Proietti, ma anche all'arte di strada, un fenomeno che sta toccando anche centri commerciali e altre grandi strutture logistiche: si pensi, per citare un esempio recentissimo, al Prologis Park Lodi, che verrà trasformato in una galleria di arte urbana (urban art) a cielo aperto, di 300.000 metri quadrati. Otto artisti urbani italiani di fama internazionale utilizzeranno 40.000 metri di facciate degli edifici e serbatoi dell’acqua come tele per realizzare opere inedite e ispirate da una serie di parole chiave suggerite da Prologis e Ceva Logistics. La durata delle opere è garantita per 10 anni e, se necessario, sono già previsti interventi di ripristino da parte degli artisti. La tecnica utilizzata è quella tipica della street art: pittorico muralista con l’uso di rulli, pennelli e qualche spray. Etnik, Font, Hitnes, Made, Macs, Sea Creative, Joys e Vesod sono gli artisti coinvolti nel progetto, coordinati dall’art director Hemo.

Anche il progetto Soft City del Centro Leonardo va in questa direzione inclusiva della street art. La riqualificazione della stazione ferroviaria di Parco Leonardo (progetto che andrà a finanziare le opere di riqualificazione urbana, denominata Soft City) è partita dalla street art, con l’artista emergente Alessandro Etsom che ha ricreato sull’ampia parete adiacente la stazione un lavoro già in via di ultimazione, denominato Leo. Etsom, classe 1994, e il cui vero nome è Alessandro Conti, collabora con enti pubblici e privati, aziende e agenzie, Comuni e realtà attive nel sociale. Ha realizzato interventi di vario genere anche per brand importanti sia a livello nazionale che internazionale.

Autogrill, con il progetto di street art Thanks to our heroes ha portato, nel 2020, 10 murales dell’artista padovano (classe 1971) Alessio-B in diversi punti di vendita sulla rete autostradale italiana, in particolare in quelle aree del Nord-Ovest più colpite dall’emergenza Covid, per lanciare un messaggio di speranza in questa fase di ripartenza a tutti i viaggiatori che quest’estate percorreranno le autostrade italiane.

foto di Elsa Campini

Ma torniamo al Proietti di Aura. Come spiega dichiara David "Diavù" Vecchiato, "la scelta di Gigi Proietti è legata alla zona in cui si trova la scalinata della Fornace, in prossimità di Città del Vaticano, della Basilica di San Pietro e di Castel Sant’Angelo, luoghi fortemente connessi ad alcuni dei personaggi interpretati dall’attore, come Gaetanaccio de La Commedia di Gaetanaccio e Tiberino de I sette re di Roma, protagonisti dei bozzetti che ho proposto per la scalinata di Aura".

"Un progetto che definirei di rinascita per il centro commerciale Aura e per il quartiere, dopo questo lungo periodo critico che sta segnando la nostra quotidianità -aggiunge Fabrizio Di Bella, direttore del centro commerciale Aura-. Il grande sorriso di Gigi Proietti rappresenta il calore con cui vogliamo accogliere le persone che vengono a farci visita. Un progetto nato grazie al grande lavoro di squadra fra Svicom, società di gestione di Aura e Forum Real Estate Management, asset manager del centro, che non sarebbe stato possibile senza la straordinaria creatività di Diavù".

Un po' di storia

Nel 1978 al Teatro Brancaccio di Roma debutta La Commedia di Gaetanaccio, scritta da Luigi Magni, diretta e interpretata da Luigi Proietti. Gaetanaccio era il soprannome di Gaetano Santangelo, un burattinaio nato nel 1782 tra le viuzze del rione Borgo, all’ombra del Cupolone, che disegnava e scolpiva i suoi burattini, scriveva i suoi spettacoli e li rappresentava in strada. La Commedia di Gaetanaccio narra della chiusura dei teatri e dei divieti di dare spettacolo imposti nell’anno santo 1825 da Papa Leone XII e di come il celebre burattinaio e altri teatranti, tra cui la sua amata Nina, ne fecero le spese fino alla fame e alla miseria. Ma Gaetano Santangelo continuava a realizzare i suoi spettacoli satirici di burattini nelle strade della città malgrado i divieti, e a declamare le sue satire contro il potere, e veniva per questo arrestato dalle guardie papaline, malmenato e sbattuto in cella a Castel Sant’Angelo, all’epoca prigione del Papa Re.

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