Che cosa ci possiamo aspettare dalla gdo nel 2021, dopo un anno di pandemia? In arrivo grandi movimenti, in un contesto che rimane difficile, ma apre anche nuove sfide. Come vedono la situazione i top manager della distribuzione moderna?
Di seguito, obiettivi, risultati e le sfide raccontati dagli Ad di tre realtà molto diverse: Esselunga come impresa famigliare, Carrefour la società per azioni e Conad, la cooperativa di dettaglianti ... Eppure i punti in comune sono parecchi.
Ecco le interviste firmate dal direttore Cristina Lazzati
Sami Kahale, Ceo di Esselunga, dove è approdato nel 2018, con il ruolo di direttore generale, dopo una pluriennale esperienza in P&G, che ha lasciato con il ruolo di Vp Sud Europa. "Durante la pandemia il retail ha fornito un servizi essenziale per la comunità. Abbiamo dimostrato di poter condividere posizioni equilibrate e costruttive a beneficio di molti. È importante per noi garantire questo ruolo essenziale anche in futuro".
Christophe Rabatel, Ceo di Carrefour Italia, da 16 anni in azienda, ha lavorato in Turchia e in Francia e per due anni è stato il direttore esecutivo di Carrefour Polonia. "Il nostro obiettivo è ampliare il franchising al massimo. Uno strumento che, in Italia, per Carrefour ha tutte le specificità, le particolarità, la forza per essere il vincitore in un mercato che è sempre più glocal"
Francesco Pugliese, Ad di Conad, da 17 anni nella cooperativa con n passato in grande del largo consumo da Barilla a Yomo. Tantino e juventino, corre, dando si può anche nella Millemiglia. "Oggi nessuno di noi ha la ricetta giusta perchè il contesto è un continua mutazione, ma è l'equilibrio di fidelizzazione, prezzo giusto e promozioni che fa la vittoria, Però, quando hai trovato l'equilibrio, devi già metterlo in discussione"