I conti di Esselunga (Gruppo) 2020 sono positivi, il carrello della spesa si è confermato l'unico, o uno dei pochi settori a prova di Covid19. Il bilancio approvato dal Cda il 26 marzo, presieduto da Marina Caprotti (attingiamo notizia e dati da due fonti giornalistiche: Corriere della Sera e Sole24 Ore, in mancanza di un comunicato aziendale ufficiale) segna una crescita dei ricavi di quasi il 3% (+2,9%), con utili che arrivano a 270 milioni di euro (+4,4%). Il fatturato 2020 è arrivato dunque a 8,4 miliardi di euro. Con il normale esercizio di altre importanti attività di Esselunga, come i Bar Atlantic e le profumerie EsserBella, l'incremento sarebbe stato del 3,6%.
Esselunga ha tenuto a bada anche l'inflazione interna: i prezzi a scaffale hanno registrato un incremento medio (+1,1%) ben inferiore a quello dei prezzi da fornitori (+2,7%).
La catena distributiva guidata dal ceo Sami Kahale non è rimasta ferma nemmeno sul fronte dei progetti e degli sviluppi retail, con l'inaugurazione del nuovo format di prossimità laEsse (4 negozi, per ora) nel 2019 e il suo primo roll out nel 2020-2021, e imminenti aperture 2021 a Fino Mornasco, Livorno e Mantova, che si aggiungono alle tre aperture 2021 a Milano, Roma e Varese. Senza dimenticare il primo superstore a Genova.
Complessivamente sono stati creati 790 nuovi posti di lavoro, e l'organico medio ha sfiorato le 24.700 unità.