Nel primo semestre del 2020 il mercato italiano dei prodotti venduti in farmacia ha realizzato 11,9 miliardi di euro, il -3,3% rispetto all'equivalente periodo 2019. A soffrire di più sono stati i farmaci da prescrizione (che rappresentano il 58% del totale fatturato), con una flessione del 3,9%, pari a 6,9 miliardi di euro. I farmaci da prescrizione calano anche a volume, per una contrazione del 3%. Sono, queste, alcune delle evidenze emerse dall'esame dei dati Iqvia veicolati all'interno dal Quaderno della distribuzione farmaceutica ADF (Associazione distributori farmaceutici) di ottobre.
Flette, ma in maniera più contenuta, pure il comparto commerciale (dai farmaci da banco e senza prescrizione agli integratori, sino a creme e cosmetici). Il segmento, che copre il 42% del mercato, realizza in farmacia 5 miliardi di euro: -2,4% vs il primo semestre 2019. Il settore resta invece sostanzialmente stabile a volume (+0,1%).
Andando ad analizzare l'andamento del commerciale per categoria, si rileva una decrescita (per la prima volta da anni) del mercato degli integratori, che realizza 1,88 miliardi di euro (-2,8%): fanno eccezione solo i prodotti a base di vitamina C e vitamina D.
I prodotti da banco di automedicazione scendono a 1,11 miliardi (-4,6%); il comparto della cura personale, dell’igiene e della cosmesi si ferma a 957 milioni di euro, per una contrazione di quasi 4 punti percentuale.
Aumenta invece il segmento dei dispositivi medici (dalle mascherine ai termometri) che segna un +2,2%, per 102 milioni di euro di fatturato. Bene anche i prodotti nutrizionali, che incrementano dell'1,3%, raggiungendo quota 192 milioni di euro.