Parmigiano Reggiano: vendite in aumento in Italia e all’estero

Parmigiano Reggiano vendite export
I dati del primo semestre 2020 del Consorzio Parmigiano Reggiano registrano un incremento di vendite in più Paesi nel mondo

Crescono le vendite nel primo semestre 2020 del Parmigiano Reggiano che, stando a quanto sottolineano il Consorzio Parmigiano Reggiano e il Centro Ricerche Produzioni Animali, registrano sul mercato italiano un incremento del 6,1%, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Cresce anche l’export (+11,9%) registrando in Europa ottime performance nei Paesi Bassi, (+31,6%), ma anche in Belgio (+31,3%), Germania (+16%), Regno Unito (+15,2%), Francia (+7,2%), così come in altri Paesi e aree geografiche come Canada (+153,9%), area del Golfo (+50%), Cina (+37,2%), Norvegia (+35,8%).

I dati dimostrano come la marca forte e ben posizionata verso il consumatore sia stata il vaccino migliore per arginare gli impatti commerciali del Covid -commenta Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano-. Ora serve collaborazione di tutti per tutelare il prodotto ed evitare i rischi legati ad un autunno molto incerto sia in Italia che all'estero. Le misure che abbiamo adottato sono sostanzialmente tre. In primo luogo, il Consorzio acquisterà dai suoi 335 caseifici fino a 320mila forme (160mila dell’ultimo quadrimestre 2019 e 160mila del primo quadrimestre 2020) così da riequilibrare il mercato. Le forme saranno conservate nei magazzini, fatte stagionare più a lungo e immesse progressivamente sul mercato quando sarà possibile ottenere una remunerazione adeguata al prodotto. La novità è che ora il Consorzio non si limiterà a ritirare le forme dal mercato, ma ridurrà ulteriormente le quote di produzione che sono stata stabilite per il triennio a venire”.

Registrano performance negative invece, in Europa, Grecia (-14,6%) e Austria (-13,3%), e fuori dall’Ue, Australia (-25,8%), Giappone (-3,2%) e Usa (-1,6%), flessioni legate principalmente alle incertezze sui mercati dovute al virus.

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