#Coronavirus: il neuromarketing che aiuta la comunicazione in tempi di crisi

Dall'agenzia Ottosunove una campagna che invita a guardare al futuro post emergenza applicando i principi delle scienze comportamentali


In tempi di crisi la comunicazione di brand è cosa complessa.
E mentre la rete spopola di meme e proposte ironiche per esorcizzare paura e angoscia da coronavirus Covid-19, marchi ed insegne prediligono generalmente il restare silenzio, oppure appelli alla responsabilità e ad attività benefiche, onde non rischiare scivoloni.

Eppure, chi sulle nostre pagine segue il sempre più popolare tema del neuromarketing, sa bene quanto le scienze comportamentali applicate alla comunicazione possano in tal senso rappresentare un porto sicuro. A darne esempio nel contesto attuale è l'agenzia Ottosunove con il lancio della campagna social #nonvedolora, che utilizza proprio i principi di questa disciplina.

Lo scopo è fornire alle persone un cambio di prospettiva per cercare di evitare il rischio di cronicizzarsi troppo sulle difficoltà attuali.

Il concept creativo della comunicazione, declinata attraverso differenti visual, utilizza il principio del framing, ovvero quel meccanismo mentale attraverso cui la cornice di riferimento funge da “ancora” influenzando il criterio che guida la percezione degli stimoli e la lettura del contesto: in questo caso, spostando l’attenzione dal qui ed ora a un domani migliore, in cui potremo e sapremo godere anche di cose fino a ieri scontate.

Inoltre, la scelta di situazioni che rappresentano stereotipi della nostra vita, ma con una connotazione completamente ribaltata rispetto alla normalità, promuove il recupero del valore di alcuni punti saldi che abbiamo sottovalutato. Il tono di voce è ironico e, a livello visivo, la scelta di frame di pellicole famose facilita la riconoscibilità, rendendo perciò il messaggio più immediato e memorabile.

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