Vendite nette sostanzialmente stabili (-0,9%) per Ovs nel 1° trimestre 2019, nonostante il calo generale del mercato (-4,3%, sempre febbraio-aprile 2019, e addirittura -9,4% solo ad aprile) causato principalmente dalle temperature più basse rispetto alle medie stagionali e che hanno riportato l'inverno in aprile e maggio. Quindi, la performance aggregata (1° trimestre 2019) vale 317,5 milioni di euro contro i 320,5 milioni del 2018 (stesso periodo), al netto del sell-in di Vögele (primo trim. 2018).
Quel che è più interessante è la diversa dinamica dei canali: le vendite nette scendono per Ovs (-2,1%), ma non in Upim dove, invece, sono aumentate del 5%. Questo per effetto del segmento kids, più sensibile agli andamenti climatici, come precisa la nota finanziaria del gruppo.
L'Ebitda rettificato (rappresentativo dell'andamento operativo del gruppo) si è attestato a 25,1 milioni di euro, in linea con le attese. Il calo è del 16,5%, da 30,1 a 25,1 milioni di euro, e anche qui Ovs (-20% l'Ebitda, che scende sotto i 25 milioni di euro) soffre più di Upim (+0,2%, da 5,2 a 5,3 milioni).
Prima di passare la parola a Stefano Beraldo, amministratore delegato di Ovs, chiudiamo l'articolo con alcune brevi note sull'andamento finanziario, che vede un incremento nel valore dell'indebitamento netto (445,4 milioni nel 2019 versus 423,5 milioni nel 2018), e un aumento a 3,1x del "leverage on Ebitda", cioè del rapporto tra Pfn (Posizione finanziaria netta) e margine operativo lordo, aumento interamente imputabile alla diminuzione dell'Ebitda nel 2°trimestre 2018.
"In un contesto di riferimento ancora difficile -commenta Beraldo- abbiamo tratto beneficio dall’implementazione delle molteplici attività poste in essere. La decisione di ridurre gli acquisti programmati, con la crescente attivazione della modalità di acquisto in-season, è stata determinante nel mitigare gli effetti della stagionalità. La riduzione dei costi, in particolare degli affitti, è proseguita secondo i piani. La redditività rispetto al primo trimestre 2017 e 2018 è in linea con le nostre attese, basate su una prima parte dell’anno in corso ancora caratterizzata dalla fase finale delle attività promozionali dedicate alla normalizzazione dello stock e su una seconda parte che invece prevediamo con minori markdown (=ribassi, ndr). Il magazzino è rientrato ai livelli dell’anno precedente, pur in presenza di un network più esteso, e con un mix di merce caratterizzato da collezioni più recenti che permetteranno migliore vendibilità e marginalità. La posizione finanziaria netta, rettificata al fine di escludere gli impatti derivanti dalla prima applicazione dell’IFRS16, dimostra un assorbimento di cassa inferiore nel primo trimestre di quest’anno rispetto all’anno precedente, diminuendo ulteriormente il gap rispetto a un anno fa (il cash flow del primo trimestre è migliorato di circa 36 milioni rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso)".
Sviluppo degli shop-in-shop e delle digital card
"Di particolare interesse per le prospettive future -prosegue Beraldo- anche con riferimento alla sua valenza destagionalizzante, il buon andamento dei nuovi shop-in-shop aperti all’interno di alcuni importanti ipermercati. Si prevede di sviluppare questa forma di B2B attraverso altre aperture nella seconda parte dell’anno con Panorama e Finiper e con altri gruppi. Proseguono le attività di evoluzione del nostro percorso di trasformazione digitale: si è tra l’altro impresso forte sviluppo al progetto OVS ID, che dà un’identità digitale ai nostri clienti. Siamo giunti a 810.000 digital card, di queste circa la metà si riferisce a nuovi clienti registrati".