Una piattaforma web per semplificare la relazione del consumatore nell’ambito della salute e del benessere, mettendo a disposizione servizi e consigli utili nella pratica quotidiana, dal video consulto col medico alla consegna a domicilio di quanto presente in farmacia. Questo è Uwell per Sanofi (uno dei principali gruppi farmaceutici al mondo): un aggregatore di servizi, con partnership con startup o altre realtà emergenti nel contesto italiano, all’interno di una più generale strategia di digitalizzazione del farmaceutico, di cui l’azienda si fa promotrice.
Ne abbiamo parlato con Milena Leone, head of innovation & digital Chc Sanofi e responsabile di Uwell, e Gianluca Ferri, country head of business operations & support Sanofi.
Perché questa piattaforma?
Leone Nella realizzazione dei nostri prodotti partivamo da un disturbo da risolvere per arrivare alla cura, con il medicinale. Con Uwell facciamo un percorso inverso: prima ci poniamo in ascolto delle persone e dei loro bisogni, in seconda battuta definiamo le soluzioni per affrontarli. In altre parole, abbiamo cambiato il paradigma aziendale, mettendo al centro il consumatore e la gestione della sua salute, e non la malattia, andando oltre i prodotti commercializzati.
L’obiettivo è personalizzare i servizi quindi?
Leone In tutti i settori, si riscontra una maggior voglia di protagonismo e partecipazione da parte della persona. Nel mondo dell’health e dell’automedicazione, come Sanofi siamo in prima linea per facilitare l’approccio delle persone alla salute, offrendo non più solo prodotti, ma anche servizi. Sappiamo bene che il cliente, prima dei brand, cerca contenuti e informazioni.
Ferri Il focus sulle nuove soluzioni in campo automedicazione fa parte di un più generale cambio di passo che ha interessato la filiale italiana di Sanofi. Da un quinquennio abbiamo attivato un piano di trasformazione digitale centrato sull’evoluzione di strumenti e processi, per rendere fruibili, all’interno e all’esterno della nostra società, le migliori innovazioni digitali disponibili nel settore, visto il forte utilizzo delle nuove tecnologie. La riorganizzazione digital di Sanofi ha coinvolto anche l’assetto aziendale: abbiamo istituito un team di open innovation, un nuovo modo di lavorare che vede operare insieme dipartimenti tecnologici, commerciali, legali e di compliance. Grazie ad una struttura di questo genere, possiamo immaginare un futuro di personalizzazione della sfera della salute, sostenuta da un’analisi continua e puntuale dei dati.
Ed è nata Uwell ...
Leone È certo espressione di questa trasformazione. Rappresenta la digitalizzazione di un servizio il più possibile tailor made e veloce nella risposta, nelle nostre aree di intervento. Da un lato, la piattaforma presenta argomenti scientificamente validi nell’area salute, veicolati in modo semplice e divulgativo, per essere comprensibile a tutti. Un servizio, ma anche un impegno verso i clienti-pazienti, per far circolare sul web informazioni corrette, a vantaggio delle persone, ma anche del sistema medico e farmaceutico. Dall’altro, Uwell intende agevolare l’accesso al mondo salute, con funzioni quali Agenda, per ricordare quando assumere i farmaci, l’Armadietto dei medicinali, con le loro scadenze. In aggiunta anche le funzioni Cerca medico, per chi ha bisogno di uno specialista, che può anche essere prenotato, grazie alla partnership con dottori.it, e Cerca farmacia, per trovare la più vicina. A breve sarà anche possibile svolgere un consulto a distanza, via video. Per la ricerca delle farmacie, ci avvaliamo di un database comprato da una terza parte. Collaboriamo inoltre con la startup italiana 4k srl che, in alcune città, ha attivato autonomamente il servizio di consegna a domicilio dei farmaci, effettuato e gestito dalle farmacie più vicine all’utente.
Non esiste un rischio di concorrenza diretta con il canale farmacia?
Leone L’obiettivo di Uwell è accorciare le distanze tra cittadino e farmacisti, mai sostituirsi. Inoltre, la possibilità di consegnare farmaci facilita il recapito dei prodotti delle farmacie ai cittadini, solo dopo l’accettazione da parte del farmacista. Ci poniamo una sorta di aggregatore di servizi: infatti, siamo il primo sito usato per la ricerca di farmacie dopo Google.
Ferri Con questo progetto ci impegnamo a trovare le migliori proposte sul mercato, senza reinventarle come Sanofi. Se un servizio funziona ed apporta qualcosa di nuovo, lo linkiamo alla nostra piattaforma. Così stiamo sviluppando un programma di Ai con una società di venture capital che si rivolge alle startup, con lo scopo di fornire altri servizi innovativi.