Walmart pagherà ai propri dipendenti il college (che come ben si sa in Usa non è propriamente low-cost). Non è uno scherzo, ma l'ultimo progetto lanciato dal gigante del retail statunitense con un doppio scopo.
Da un lato si tratta infatti di un'importante iniziativa di formazione e inclusione volta a garantire un'istruzione universitaria anche alle fasce sociali più deboli. Dall'altro si tratta di un'iniziativa di fidelizzazione e promozione dell'advocacy interna (e conseguentemente esterna) volta a limitare lo spreco di risorse e talenti.
Il progetto, come riporta la stampa americana, funziona infatti così: i dipendenti potranno fare richiesta di finanziamento universitario all'azienda dopo 90 giorni che lavorano per la stessa (contratti part-time o a tempo pieno). Walmart coprirà tutti i costi del caso, dalle tasse scolastiche ai libri, lasciando ai dipendenti solo il costo di 1 dollaro al giorno. Se il dipendente lascerà l'azienda prima di essersi laureato, non dovrà a Walmart alcun rimborso ma smetterà da quel momento di ricevere il sussidio.
Sono tre i college con cui Walmart ha stretto una partnership: University of Florida in Gainesville (Florida), Brandman University (California), Bellevue University (Nebraska). Attualmente, Walmart coprirà solo le lauree di primo livello attinenti al settore business e supply chain management, in quanto "parte di un approccio più ampio alla preparazione della forza lavoro per avere successo oggi e nel futuro", come sottolinea l'azienda.
Secondo il Washington Post, Walmart si aspetta che ben 68.000 dipendenti si iscrivano al programma nei primi cinque anni.