Intesa Sanpaolo e Banca Europea per gli Investimenti (BEI) hanno siglato un accordo per l’apertura di una linea di credito da 600 milioni di euro (divisi equamente) a sostegno delle imprese italiane di media capitalizzazione. Il totale di erogazione in questo ambito da parte dal primo istituto di credito italiano e dalla Banca europea degli investimenti (la Cassa Depositi e Prestiti dell'Unione Europea) ha raggiunto così 1,8 miliardi, sommando il finanziamento sottoscritto a fine 2016.
“Intesa Sanpaolo è e vuole continuare ad essere l’acceleratore dell'economia reale in Italia, come dimostra il valore del credito a medio lungo termine erogato dalla nostra Banca dal 2014 ad oggi che ammonta a 130 miliardi di euro - ha dichiarato Carlo Messina, amministratore delegato di Intesa Sanpaolo. L’accordo appena siglato prosegue e rafforza una collaborazione pluriennale tra la nostra Banca e la Banca Europea degli Investimenti a sostegno delle piccole e medie imprese italiane che rimangono una componente fondamentale del tessuto produttivo del nostro Paese. Grazie a questi nuovi finanziamenti sarà possibile fornire ulteriore supporto a tutte quelle imprese italiane che intendono portare avanti progetti di crescita e sviluppo” ha concluso Messina.
“La collaborazione tra BEI e Intesa Sanpaolo, che importanti risorse ha garantito alle imprese italiane di medie e piccole dimensioni negli anni più duri della crisi, continua senza sosta nella attuale fase di ripresa, dove non mancano segnali incoraggianti. Ma è una ripresa ancora tenue che, come dimostra questa operazione, necessita dello sforzo congiunto di tutti, perché si consolidi e cresca nel tempo”, ha commentato il vice-presidente della BEI Dario Scannapieco.
Le risorse saranno destinate esclusivamente agli investimenti - ovvero quelle che, a livello consolidato, contano tra i 250 e i 3 mila dipendenti - tramite l'intermediazione di Mediocredito Italiano, banca del gruppo Intesa Sanpaolo specializzata nel sostegno allo sviluppo delle imprese.
Oggetto dei prestiti saranno sia progetti nuovi sia già in corso ma non ancora ultimati, di importo non superiore a 50 milioni di euro con durata massima di 12 anni; sono esclusi dall'accordo i progetti di puro investimento finanziario e/o immobiliare.